Alcuni mesi fa  avevo formulato l’ipotesi, ovviamente non provata , che i tanti significati del Sé dell’individuo fossero innati nella coscienza di ciascuno e che la castrazione infantile avesse impedito che i corrispondenti significati , veicolati dalla funzione onirica  potessero, “punto a punto” , attivarli attivando così contestualmente i collegamenti tra i contenuti istintuali  dell’inconscio  e la coscienza.

Inverando quindi ciò che viene definito “il prendere coscienza di sé”.

L’ipotesi delle due vie neuronali scoperte da L. Ungerleider e Mortimer Mishkin (la via arcaica e la via recente) mi conferma viepiù in quella idea.

La castrazione infantile con le sue informazioni fuorvianti assunte dalle prime esperienze infantili dal proprio ambito parentale bloccherebbe una delle due vie neuronali paralizzando nel contempo il normale processo di crescita psichica.

Quale delle due vie neuronali possa essere bloccata da quelle esperienze castranti non è dato sapere.

Il fatto che la terapia analitica (sogni del paziente> interpretazione intuitiva dell’analista > comunicazione terapeutica > coscienza del paziente e suo mutamento) si ponga come via alternativa al normale processo di crescita fa pensare che la terapia operi , attraverso la via  neuronale  rimasta aperta,  come una sorta di bypass rispetto a quel blocco iniziale.

Fino a quando , liberata la via ostruita dalle negative esperienze vissute (e delle quali non si aveva coscienza né di esse né dei loro significati/informazioni castranti)  , il processo di crescita può riprendere autonomamente e spontaneamente avendo nel contempo fornito a quella coscienza una sia pur larvata funzione intuizione (funzione che in quella coscienza non era stata mai attivata).

Nella scoperta   delle due vie neuronali di cui sopra colpisce il fatto che la cosiddetta “via arcaica” colleghi il globo oculare con il collicolo superiore del tronco cerebrale.

Si può pensare che di fatto essa giunga fin quasi al midollo spinale ?.

Si può pensare che essa arrivi fino all’arcaico cervello del serpente (che è uno dei passaggi della evoluzione della specie umana)?.

Si può pensare che quando i simboli del serpente o del pesce si manifestano nei sogni del soggetto vuol dire che il suo Sé, benchè “ucciso nella culla”,   è ancora vivo e lotta con noi ?.

Si può pensare che questi due simboli che rappresentano un Sé arcaico e primitivo con l’innesto di quella via arcaica e con gli stadi arcaici della evoluzione attraversati dalla  specie umana abbiano correlazione ?.

Si, Si può pensare anche se non c’è prova di tutto ciò.

Si , si può pensare anche se brillantissimi  neurofisiologi inorridiscono in quanto quella prova non c’è.

Si, si può pensare.

E si può pensare anche che la castrazione infantile che nega a qualcuno di quei brillantissimi neurofisiologi la coscienza di sé e ottunde in loro  la visione di una parte  del mondo (del loro stesso interiore mondo)  impedisce con  le sue resistenze ad orientare la coscienza (e la ricerca scientifica) in un senso piuttosto che in un altro.

Ma dove sta scritto che la scienza è asettica ?.

Se è stato scritto da qualche parte chi l’ha scritto ha scritto una enorme cazzata.

La ricerca  scientifica  , e non può essere altrimenti, è profondamente orientata e disturbata  dalla condizione psichica del ricercatore , dalle sue resistenze  inconsce . dai suoi terrori profondi altrettanto inconsci e così via.

Il ricercatore il quale voglia intraprendere qualsiasi ricerca  PRIMA diventi cosciente di sé e POI ci faccia sapere cosa ha scoperto.

Il fenomeno fisico secondo il quale l’osservazione impedisce di per sé di osservare la reale natura del fenomeno (in fisica quantistica) ed anzi ne stravolge la reale natura anche questo ci sta metadicendo.

 

 

 


 

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