Con una improntitudine ed un avventurismo dei quali non riesco a perdonarmi ma che è imposto dalla natura stessa di questo lavoro  ho formulato due ipotesi, due illazioni , prive di ogni riscontro non solo sperimentale ma di ogni riscontro possibile.

La prima ipotesi formulata è il percorso concettuale che collega i contenuti istintuali che non riescono ad avere accesso alla coscienza al soma ad alle relative conseguenze psicosomatiche (vedasi i tre pezzi del 15/9/20 :”Citocromo c. (Parte prima, seconda e terza)”).

I neuroni cerebrali vivono di informazioni , sono aperti o chiusi a seconda delle informazioni che li attingono.

Il cervello è costituito da cento miliardi di neuroni e ciascun neurone ha dai mille ai  diecimila punti di contatti sinaptici con gli altri neuroni.

La seconda ipotesi formulata  è il percorso concettuale che collega l’esistenza delle due vie neuronali scoperte da L. Ungerleider e Mortimer Mishkin (la via arcaica e la via recente) alle possibile conseguenze e cause neuronali (distolte dalla loro funzioni naturali dalle false informazioni assunte dalla coscienza nella infanzia ) della condizione dissociativa (vedasi il precedente pezzo del 23/9/20:” Visione e percezione”).

Trattasi , lo ripeto, di illazioni ma è un fatto che il cervello ed i suoi neuroni vivono di  informazioni.

Grazie alla  “verità” di alcune informazioni particolarmente significative ed importanti si è sani di mente e di corpo , a causa della loro “falsità” si é malati di mente e/o di corpo.

 

 


 

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