Caro Gustavo

 

Permettimi di chiamarti così ma ho letto così tanta roba della tanta roba che tu hai scritto nel corso della tua vita che mi pare di conoscerti come se tu fossi un mio vecchio nonno. 

Dopo tanti anni che interpreto sogni so bene cosa significa prendere delle  cantonate.

E di cantonate io ne ho preso talmente tante da avere lividi in ogni parte del corpo.

Relativamente alle due leggende “il ponte del diavolo” ed “il ponte della cagna” ,  nate in  posti distanti tra di loro ed in epoche tra di loro distanti  non c’è bisogno di ipotizzare che un qualche misterioso archetipo abbia animato le psiche della gente che quelle leggende hanno prodotto e trasmesso una generazione dopo l’altra.

E’ sufficiente per spiegarle osservare i comuni significati di cui esse , pur così distanti tra di loro per molte cose, sono portatrici.

Come dice Eraclito “Il discorso è uno”.

Ciò che l’inconscio ha da dire ad ogni essere umano e che fa ad esso esprimere è solo e sempre la stessa cosa.

In quanto , io credo , esso è scritto in ciascun essere umano  nel suo codice genetico.

Capisco che ti possa un po’ bruciare ma questa cosa degli archetipi è solo un costrutto concettuale , una proiezione simbolica di componenti inconsci che non hai integrato nella tua coscienza.

In pratica una cantonata.

Fattene una ragione .

 

Con immutato affetto, ammirazione e stima .

 


 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Settembre 2020