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Prendiamo una tecnologia reale per cercare di capire il funzionamento di un computer biologico.

Quando le immagini erano solo analogiche la loro memorizzazione occupava una grande quantità di spazio. 

Basti pensare ad un album di immagini fotografiche o al rullo di una sequenza di immagini di un film.

La digitalizzazione delle immagini ha implicato che quell’album di fotografie con centinaia di foto ora possono essere memorizzate in un angolino di un cd mentre un intero rullo di un film che dura ore (o addirittura di più film) può essere memorizzato in un unico Dvd.

Per non parlare del Blue-Ray.

Se invece ci riferiamo alla televisione si può osservare che le televisioni che ricevevano immagini analogiche , a causa del tubo catodico, avevano grandi dimensioni, occupavano molto spazio, ed avevano schermi che non potevano essere più grandi di tanto.

Quindi limitata capacità di visione e molto volume occupato.

La digitalizzazione ha implicato che gli schermi tv possono essere di grandi dimensione (grande capacità di visione) e lo spessore delle tv è ora di pochi centimetri.

Per non parlare della qualità delle immagini.

La coscienza percettiva si struttura nella infanzia a causa delle esperienze percepite sensorialmente  dalla realtà del suo ambiente.

Quindi da  immagini analogiche (sia che si tratti di suoni, odori, sapori, contatti tattili o immagini visive).

I SIGNIFICATI di quelle esperienze detteranno il codice di configurazione di quella coscienza e della sua devianza.

Quelle esperienze , immagini analogiche , occuperanno nella coscienza una grande quantità di spazio lasciando spazi limitati alla capacità di elaborazione razionale.

Lasciando spazi limitati alla intelligenza razionale.

L’individuo dissociato da sé in conseguenza di ciò avrà intelligenza razionale limitata ed assoluta incapacità di capire di sé.

Quindi scarsa capacità di visione del mondo oltre che di visione di sè.

Coloro che sviluppano una intelligenza razionale molto elevata , in condizione di dissociazione della coscienza , la sviluppano come effetto compensativo  del fatto che non hanno capacità di capire di sé.

Tra l’altro l’eccessiva intelligenza razionale non ha mai fatto la felicità di nessuno.

L’abreazione nel corso di un processo di crescita psichica fa prendere coscienza all’individuo dei SIGNIFICATI delle esperienze vissute .

Grazie a ciò si comincia a liberare spazio nella coscienza percettiva e nella coscienza cognitiva e si cominciano ad integrare , grazie al costante sviluppo della funzione intuizione , i tanti SIGNIFICATI del proprio inconscio e del proprio Sé.

Inoltre la coscienza opera una costante miniaturizzazione dei significati DIGITALIZZATI , una costante miniaturizzazione della immagine del Sé ,via via che essa si completa nella sua totalità.

La cosa rende l’individuo in grado di capire di sé e degli altri (oltre che ovviamente dei propri sogni) ed acquieta la frenetica elaborazione razionale della coscienza che non deve più mantenere attive le tante protesi del falso sé.

Inoltre con ogni probabilità , grazie a ciò, si rende  disponibile nella coscienza un grande spazio da destinare alla elaborazione razionale.

Questa trasformazione della coscienza e della sua attività è con ogni probabilità rilevabile con gli strumenti delle neuroscienze .

Esattamente come è rilevabile strumentalmente la condizione della coscienza degli individui che hanno sviluppato grande capacità di meditazione e quindi capacità di controllo della attività elaborativa della loro coscienza.

 

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