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Germano l'ortolano sta niente bene.

Ha finito la chemio e ne esce molto debole.

Lo assiste la sua compagna rumena, Katrina, che, stando lui male,  stava dietro al grande orto e al negozietto nel quale vendeva i prodotti dell'orto.

Ma le cose non vanno bene e ho visto che hanno smontato tutti gli archi che sostenevano i teli delle grandi serre in fondo al campo.

 Di solito in primavera Germano metteva fuori uno dei cartelli con il quale annunciava la raccolta quotidiana dei prodotti dell'orto svelando della raccolta delle more.

Che coltivava in grossi cespugli selvatici.

Nessun cartello viene ora posto più fuori.

Un po' per le more ed in po' per sapere come sta Germano mi sono fermato fuori dal cancello chiuso dell'orto e ho chiesto a Katrina di Germano.

Mi risponde con un sorriso mesto che dice molto.

Mi viene spontaneo chiedere:Ed i cavalli?.

Dice che sono una gran fatica ma governarli ogni giorno occorre.

E, di colpo le chiedo: Posso darti una mano?. Se mi insegni cosa fare ti darei volentieri una mano. Lo  farei volentieri e gratis ovviamente.

Mi guarda stranita

Mi fa entrare e mi mostra i due cavalli nella stalla.

Aggancia una briglia ad uno dei due e con l'altro portiamo i cavalli in mezzo al campo e leghiamo la lunga briglia ad un albero.

Poi mi dà un forcone ed insieme spaliamo dal pavimento della stalla il prodotto spontaneo dei due cavalli,  nella notte e nel giorno precedente.

Con la pompa ripuliamo bene, aspettiamo che il pavimento si asciughi e poi spargiamo la paglia presa da grandi covoni  cilindrici .

Ce n'è una grande cumulo impilato la vicino.

Poi con Katrina riportiamo i due cavalli nella stalla ripulita e diamo loro le biade.

Sudato e stanco la saluto e arrivederci a domani mattina alle 7.

 (scritto il 1/5/23)

 

 

 

 

 

 


 

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