Passeggiando lungo un canale della più remota e suggestiva tra le isole della Laguna veneta , Torcello, si incontra un piccolo ponte , privo di parapetti, che localmente è conosciuto come “Il Ponte del Diavolo”.

La leggenda racconta che al tempo della invasione austriaca di Venezia (..la peste infuria , il pan ci manca , sul ponte sventola bandiera bianca… – E così morì la allora recentemente proclamata “Repubblica di San Marco”) una ragazza del luogo si innamorò di un giovane ufficiale austriaco.

Lampi e tuoni , Dio ce ne scampi , sta di fatto che la ragazza venne allontana dalla famiglia da Venezia. Un giorno il giovane ufficiale venne ucciso e la ragazza ricevuta la notizia precipitò nella disperazione più nera , invocando la morte.

  Venne allora portata da una strega  che era in buoni rapporti con il Diavolo  e essa fece con quest’ultimo un patto: La strega avrebbe donato al Diavolo le anime di sette bambini cristiani , morti prematuramente , in cambio del giovane austriaco.

Le due donne raggiunsero allora in barca la remota isola e si posero sul lato destro del ponte .

La ragazza attraversò il ponte con una candela accesa ed una moneta d’oro datigli dalla strega.

Il Diavolo che era sul lato sinistro  del ponte appena vide la ragazza sputò nel canale la “chiave del tempo e dello spazio” (come a dire che nell’inconscio il tempo e lo spazio non hanno alcun significato, Einstein sarebbe stato contento di saperlo) in cambio della moneta d’oro.

Apparve allora il giovane austriaco che la ragazza raggiunse, dopo avere spento la candela,  e da allora vissero felici e contenti.

Interrompo la narrazione per interpretare.

L’amore contrastato tra la coscienza del Sé (la ragazza) ed il Sé (il giovane ufficiale austriaco) viene agevolato dalla strega (la coscienza in buoni rapporti con il complesso di castrazione, lato coscienza) la quale fa un patto con il Diavolo (il complesso di castrazione appunto , lato inconscio).

La strega donerà al Diavolo le anime di sette (sette come numero simbolo della coscienza) bambini morti prematuramente (donerà cioè al Diavolo la coscienza del Sè ancora inconscia) in cambio del giovane austriaco (il Sé).

Il Diavolo mantiene la promessa, la coscienza del Sè si ricongiunge  al suo Sé e a questo punto la narrazione inciampa.

Com’è mai possibile per la strega , la quale, ha già contribuito a  far  congiungere la coscienza del Sé con il suo Sé , donare un’altra volta al Diavolo le anime dei sette bambini ecc. cioè ancora la coscienza del Sè questa volta inconscia ?..

continua

 


 

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