.    

Una politica (ed una giustizia) che trova la sua ragion d'essere (in qualsiasi parte del mondo) nel togliere o limitare diritti alle fasce  più deboli della popolazione (che si tratti di donne, gay, neri, immigrati, poveri, dissidenti , ecc., ecc.) , lasciando intonsi i privilegi delle classi più agiate e  più potenti è una politica ed una giustizia  espressa da individui malati di mente , non riconosciuti come tali.

I quali con queste scelte, apparentemente ideologiche,  esprimono la loro condizione dissociativa e castrante che opera contro loro stessi.

Poco qui c’entra la filosofia, l’ideologia o la politica.

Che si tratti di giudici, politici, ministri e quant'altro costoro debbono rassegnarsi a essere considerati o prezzolati e corrotti , servi di coloro che hanno potere da difendere (follow the money*) o psicopatici che  non si rendono conto della loro patologia  e che farebbero bene farsi curare.

Il senso cosiddetto comune per valutare costoro non è sufficiente per esprimere un giudizio assennati su di essi.

Per poterlo esprimere  è necessario consapevolezza di sé.

Coloro che invece sadicamente ed autolesionisticamente  li sostengono, contro i loro stessi interessi,  sono solo vittime inconsapevoli della loro stessa patologia mentale.

(*) Oppure facendo un gran bel salto quantico: “Segui i picciuli” come acutamente intuito da  Ilda la Rossa.

 

 


 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Luglio 2022