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Coloro che sono stati vinti (dalla vita, dalle guerre, dalla sfortuna. dal potere economico, da un qualsiasi nemico, ecc.) tendono inevitabilmente ad identificarsi con il loro Sč.

Sconfitto, fin dal suo primo apparire sulla scena del mondo (subito dopo la nascita), dagli eventi psichici in questo lavoro pił volte descritti.

E questi interiori sconfitti psichici (sconfitti ma mai domi) inducono gli individui, a loro corrispondenti, a scegliere nella realtą sensibile modi di vita, ideologie, comportamenti i quali attirano altre sconfitte, altre umiliazioni, altre frustrazioni, altre amarezze.

Inducono l'individuo ad assumere caratteristiche psichiche masochiste le quali attirano loro altri dolori, altre sofferenze e cosģ via

Questo circuito, che potremmo definire "della cattiva sorte" (ma che con la sorte non c'entra per nulla), va interrotto prendendo coscienza del proprio Sč, sconfitto ma mai domo, del proprio Sč  dolorante ma mai a terra.

E ciņ non per battere la cattiva sorte (che sembra esserci, ma che nella realtą non esiste) ma per evitare che nell'immediato  futuro questa condizione psichica di dissociazione da sč si trasformi in qualche patologia mentale o fisica severa che potrebbe anche portare ad una morte prematura.

Prematura rispetto alla morte che a ciascuno č geneticamente predestinata.

 (scritto il 22/4/23)

 

 

 

 

 

 


 

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