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Pur di vincere le limitazioni coatte imposte alla sua volontà e poter scrivere seguendo la propria ispirazione creativa Vittorio Alfieri è noto, oltre che per le sue innumerevoli tragedie letterarie,  anche per essersi fatto legare alla sedia da un suo domestico al fine di essere costretto a scrivere seguendo la sua ispirazione creativa.

Da ciò è nato il suo famoso motto:”Volli, sempre volli, fortissimamente volli”.

Cioè, in quel caso, questo famoso “libero arbitrio” per poter essere esercitato* ha avuto bisogno di una forza costrittiva esterna la quale impedisse all’Alfieri di andarsene a spasso seguendo gli impulsi devianti della sua stessa coscienza.

Così come le camicie di forza (o specifici psicofarmaci) sono necessari per impedire all’individuo malato di farsi del male malgrado la sua volontà, malgrado il famoso libero arbitrio, (evidentemente completamente soggiogato e coartato dalla sua severa patologia mentale).

(*) Per dire più propriamente lo scopo era di riuscire a vincere le sue stesse resistenze inconsce che lo sospingevano lontano dalla possibilità di esprimere , in quella sua specifica forma creativa, il suo stesso Sè.

 (scritto il 21/4/23)

 

 

 

 

 

 


 

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