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E’, a quanto si dice, la caratteristica psichica della specie umana che la distingua e la caratterizza da ogni altra specie vivente.

Si definisce anche “capacità di libero arbitrio”.

Ma come mai questa capacità specifica e peculiare della specie umana, della quale essa va tanto orgogliosa e fiera, non si è mai accorta delle potenti limitazioni coatte che a questa capacità di volizione, che a questa capacità di libera scelta, ha imposto, senza che essa se ne rendesse minimamente contro, la patologia mentale che affligge l’individuo, forse ogni individuo di questa specie?.

Come mai in tanti milioni di anni forse nessuno si è mai reso di quanto fosse coartata e limitata tale capacità di volizione?.

Dice un sogno:”Ci sono in casa dei serpenti ed io ne uccido qualcuno con una piccola padella. Uno è sul divano cerco di ucciderlo ma non né la forza ma nemmeno la volontà di ucciderlo. Chiedo una roba più pesante per farlo ma il serpente benchè lo prenda per la coda scappa e si nasconde., Io piagnucolo (mi lamento) che ho non più voglia di uccidere serpenti e rivoglio la mia vita”.

Il complesso di castrazione, che in questo sogno si rappresenta e si simboleggia, dice: “non ho né la forza ma nemmeno la volontà di ucciderlo”.

Come a dire che al complesso di castrazione, dopo tanto lavoro di interpretazione dei sogni e di costruzione della coscienza del Sé, è stata finalmente sottratta la capacità di utilizzare a sua "discrezione" , sottraendo all’ego una parte rilevante della capacità di volizione di quest’ultimo  senza che esso se ne rendesse conto.

Come mai tante persone che pur soffrono per i tanti sintomi delle loro patologie mentale si rifiutano di andare in terapia?.

Siamo sicuri che si tratti di una scelta ragionata e consapevole o che non sia invece la conseguenza coatta della deprivazione di volontà che la patologia mentale impone all’individuo senza che esso se ne possa rendere conto ?.

Come mai tanti genitori, che pur amano i loro figli, si ritraggono davanti alla possibilità di dare un aiuto a questi figli (che pur stanno soffrendo) sottoponendosi ad una terapia psicoanalitica?.

Essendo evidente che i disturbi mentali (e non solo) dei loro figli, talora in giovanissima età, sono una diretta conseguenza delle patologie mentali latenti dei loro genitori?.

Siamo sicuri che si tratti di una scelta ragionata e consapevole o che non sia invece la conseguenza coatta della deprivazione di volontà che la patologia mentale impone all’individuo senza che esso se ne posa rendere conto (pur in presenza del così insistentemente dichiarato amore parentale)?.

(scritto il 21/4/23)

 

 

 

 

 

 


 

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