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Mi sento di dire che il Fatto, per essere vero, deve imitare il Racconto.

L'immaginazione creativa è più vera della voce stessa della vita.

Gli eventi attuali sono meno veri dei concetti logici e delle fantasticherie.

E chi scrive racconti farebbe bene a lasciare da parte i fatti”. Dal racconto:”Piu strano della finzione” di Jack London.

Qui si parla dei diversi livelli della verità.

Tanto più la rappresentazione, quale che essa sia, si avvicina alla cosa in sé cioè al SIGNIFICATO, tanto più essa ha un alto contenuto di verità.

Perfino i simboli onirici hanno un diverso contenuto di verità.

Sono tanto meno veri tanto più essi sono una rappresentazione lontana del significato che vogliono rappresentare.

I fatti reali, che sono essi pure rappresentazioni di significati inconsci, sono più distanti dalla verità rispetto a ciò che il creativo racconta in seguito alla sua ispirazione creativa.

Essendo quel racconto più vicino alla verità rispetto a quel fatto.

Lo stesso dicasi della intuizione spontanea che alla verità del significato si avvicina di solito tantissimo.

In parola povere il significato intuito di una qualche parte del Sé E’ LA VERITA’.

E tutto il resto (sogni, eventi reali, fatti , ecc.) è di quel significato rappresentazione più o meno distante.

Più la coscienza è distante dalla conoscenza del proprio Sé più la vita dell’individuo è un artefatto, è una vita altra da sé, è una vita altra.

Da quella che geneticamente gli era stata destinata.

 (scritto il 16/4/23)

 

 

 

 

 

 


 

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