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Lo scenario cambia ancora.
I sogni dell’individuo che portavano alla coscienza i significati del suo Sè si rarefanno.
Rappresentano ora, con rari e radi sogni, i contenuti inconsci più profondi e significativi ed i significati delle esperienze vissute più arcaiche.
Non vissute nel Medioevo ma nella primissima infanzia.
Ed inizia a manifestarsi un nuovo fenomeno prima sconosciuto.
Immaginato nella sua immensa e visionaria capacità intuitiva da J. L. Borges.
Si cominciano a sognare i sogni dell’altro, i sogni transferali, i sogni che rappresentano nella coscienza dormiente dell’osservatore i contenuti inconsci della psiche dell’altro.
E ciò grazie al transfert, la comunicazione subliminale tra gli inconsci dei viventi.
Se nell’infanzia il transfert è stato ciò che ha originato la tragedia dell’individuo inconscio e della sua specie (il riversamento dei contenuti inconsci da parte degli inconsci sovrassaturi parentali nell’inconscio, ancora libero, ma per poco, del bambino/a) ora diventa strumento psichico di aiuto verso l’altro/a.
Insieme ad un'altra forma di comunicazione subliminale, il controtransfert.
Il quale, una volta che l’osservatore ha compreso intuitivamente il significato del sogno dell’altro, veicola spontaneamente questo significato nella sua coscienza aiutandola a mutare.
Nella direzione del suo risanamento psichico, nella direzione del suo stesso Sé.
Ed, ancora uno scenario diverso, le esperienze castranti inconsapevolmente vissute nella primissima infanzia si reificano e si rappresentano negli eventi della realtà sensibile.
E non sarà, questa né potrebbe esserlo, una esperienza piacevole come non lo era stata (ma come mai lo si sarebbe potuto anche immaginare!) quella tragica ed antica esperienza psichica della primissima infanzia.
Nasciamo tutti felici di venire al mondo ed il mondo (gli inconsci sovrassaturi dei nostri stessi inconsapevoli genitori dissociati da sè) ci ricordano aspramente che la festa, durata solo pochi giorni o qualche settimana, è già finita.
(scritto il 15/4/23)