.          .

Mi pare fosse  di E.A. Poe un  curioso racconto (uno dei tanti) che qui riproduco sinteticamente : "Un uomo entra in un museo e viene subito attratto e colpito da un piccolo quadro.

In esso si vedeva una grande villa padronale in fondo al grande parco e in primo piano un uomo acquattato dietro un cespuglio.

Tornato il secondo giorno nel museo nota con sorpresa che nel quadro l'uomo del giorno prima è ora appostato dietro un grande albero più vicino alla grande villa.

Tornato il terzo giorno vede che l'uomo è ora giunto ai piedi della villa e se ne  sta nascosto sotto un grande cespuglio.

Tornato al museo il giorno dopo  nota con inquietudine che l'uomo si sta arrampicando sulla facciata verso una finestra.

Ritorna a casa inquieto,  si mette a dormire ed un ladro entra dalla finestra della sua stanza e lo uccide".

Il racconto si può leggere come una sequenza di sogni che via via raccontano la evoluzioni e le mutazioni di una  psiche fino a quando un significativo mutamento comportamentale del soggetto non riferisce  che quei progressivi mutamenti psichici  hanno raggiunto un loro primo approdo mutageno nella realtà del soggetto.

 

 

 

 

 

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