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"A fra’ che te serve?”.

Il rapporto tra i bisogni inconsci dell'individuo e la coscienza (in pratica il suo cervello) dovrebbe essere improntato su quella domanda :”A fra che te serve?.”

“Mi serve usare la gamba sinistra che un ictus ha paralizzato”.

E con l'esercizio , faticoso e doloroso , il cervello impara a muovere come può la gamba sinistra.

Fatica e dolore prodotti dallo esercizio riabilitativo e generato non dalla gamba ma dalla fatica del cervello (possiamo ben chiamarla resistenza) a trovare e ad apprendere quella nuova procedura neuronale necessaria ad eseguire quel nuovo ed imprevisto movimento .

“La coscienza è impedita ad accedere alle informazioni genetiche che servono per sviluppare la crescita psichica ?.”

Ed il cervello struttura dei modelli di falso sè indispensabili alla coscienza per consentire all'individuo di sopravvivere.

Per costruire l'adattamento possibile, l'adattamento secondario  per consentire quel fine.

La situazione psichica è cosi compromessa da non consentire un adattamento finalizzato a quello scopo?.

Non c’e di che preoccuparsi. La soluzione è la morte.

Oppure un adattamento che fa classificare il poveretto nella categoria dei pazzi,  dei malati di mente.

“A fra che te serve?”.

L'individuo ha un disperato bisogno di esperire e rappresentare  nei suoi comportamenti il dramma della invasione originaria del suo inconscio da parte del sovraccarico parentale.

Invasione che ha paralizzato il suo bisogno di crescere psichicamente.

Ed il suo cervello sviluppa dei comportamenti adeguati a rappresentare quel dramma iniziale.

E l' individuo si comporta in un modo da essere classificato come un pedofilo (un terribile  dramma nel dramma).

La società è ricca di malati di mente che sembrano normali (degli adattamenti secondari ben riusciti) ? .

Ed il cervello del malato di mente di successo struttura un adattamento particolarmente ben riuscito ed il tizio magari viene eletto comandante in capo.

Certo ci sarà un prezzo da pagare.

In qualche comportamento o disfunzionamento, in qualche espressione o idea delirante la patologia mentale in qualche modo si farà intravedere.

Ma ciò non potrà essere rilevato dalla massa adorante che ha eletto quell'individuo .

Cieca come lui.

Potrà essere rilevato e compreso solo da chi ha sviluppato in sé un normale processo di crescita psichica in consapevolezza ed è quindi in grado di distinguere  il sano dal malato ,di raffrontare comportamenti sani, comportamenti malati e comportamenti rappresentativi che di quella patologia disvelano.

 

 

 


 

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