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Una signora sui quarant’anni , una donna intelligente e simpatica ed assolutamente “normale”,  odia i gatti e tutto ciò che con i gatti a che fare.

Richiestole perché li odi con tanta intensità la risposta è che i gatti sono prepotenti ed arroganti.

Questa risposta definisce il modo in cui la coscienza dissociata di questa donna “legge” i contenuti istintuali del suo inconscio che premono disperatamente alla “porta” della coscienza stessa.

Li “legge” come tali data l’età della donna.

In quarant’anni quei contenuti hanno continuato ad affluire nell’inconscio e si sono via via sempre di più energizzati.

E con sempre maggiore forza premono alle soglie della coscienza e con sempre maggiore virulenza si proiettano , nel nostro caso , sugli incolpevoli gatti.

Proiettano su questi simpatici animali anche le caratteristiche con le quali quella coscienza percepisce quei contenuti istintuali: prepotenti ed arroganti.

Ma quando mai !!!.

Peraltro l’intensità della pressione , intensità sempre crescente con il passare del tempo, fanno ipotizzare che prima o poi insorgeranno in quell’organismo sintomi psicosomatici di quei contenuti , negati,  rappresentativi.

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