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Se la coscienza, depurata e liberata da tutte le sue protesi ottundenti, riesce a convertire la percezione del pensiero semplice in una qualsiasi musichetta orecchiabile (il fenomeno dell'ear worm) ciò significa che la capacità della coscienza liberata di interpretare i simboli (di convertire i simboli in significati) è in essa INNATA e spontanea.

Ma ciò significa anche che l'artista che crea musica lo fa in quanto la sua coscienza in una certa misura converte i suoi pensieri, i suoi sentimenti, le sue emozioni inconsce nonché i suoi contenuti istintuali ,anch’essi inconsci ,in musica ed in armonie musicali.

In pratica quella capacità di conversione della coscienza nel compositore di musica anziché convertire la comunicazione interiore in significati la converte in quel linguaggio meraviglioso ed incomprensibile che è la musica.

Ma che la musica esprimesse, in un suo linguaggio dedicato, i sentimenti e le emozioni dell'animo del suo creatore non c'era certo bisogno   della psicoanalisi per capirlo .

  (scritto il 1/4/23)

 

 

 

 

 

 


 

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