Faceva dire Pirandello ad un suo personaggio principale di una sua commedia: Pupi siamo ,caro Fifì, lo spirito santo entra in noi e si fa pupo”.

Magari fosse così, caro Pirandello.

Se fosse così facile che il Sé (lui lo chiama “lo spirito santo”)  entrasse nella coscienza e ivi portasse il suo “pupo” , la sua immagine , non saremmo tutti al punto in cui siamo.

Purtroppo è molto , molto , più facile che ad entrare indisturbata e incontrastata nella coscienza sia la realtà con le sue suggestioni e ivi attivare un complesso di castrazione.

Il che rende l’intero individuo “pupo” cioè burattino pilotabile al di là della volontà e della consapevolezza dell’ego.

 


 

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