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 (-  Si tenga presente che non esiste e non può esistere un “dizionario” dei simboli. Soccorre qui la definizione che dei simboli dà Claude Levi-Strauss: “I simboli non hanno una significazione intrinseca ed invariabile , non sono autonomi nei confronti del contesto. La loro significazione è anzitutto di posizione” – Da   “Il crudo ed il cotto”.

Il simbolo “=” nel contesto seguente significa: Risultato di una interpretazione solo intuitiva)

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Siamo come nell’Olimpo e c’è una specie di grande  dio vestito di bronzo sdraiato per terra.Uno con un grosso attrezzo lo picchia addosso ripetutamente rompendogli qualcuno degli orpelli dell’armatura e lui lo allontana con un piede.= Un monumentale complesso di castrazione e la coscienza castrata (il vestito di bronzo) in conflitto con il  Sé dell’individuo.

Una deve fare un lavoro in pietra e con un grosso blocco di pietra scende in cantina .il blocco di pietra sta cominciando a sgretolarsi= Una coscienza particolarmente difficile inizia un processo di mutamento.

Da sotto i cuscini viene fuori un pupazzetto di diabolik= Un complesso di castrazione ormai disattivato.

Viene fuori anche un mazzo di chiavi appartenenti a Z=Le chiavi accesso alla coscienza del Sé da parte del Sé stesso di Z..

C’è da costruire un grande fabbricato vicino al mare e vicino ad un albergo. R. viene incaricato dalla costruzione , licenzia l’ingegnere capo,  un inetto,  e nomina ingegnere capo il figlio del titolare=La progettata costruzione della coscienza del Sé da costruire sotto la guida dell’ego (il figlio del titolare), il quale decide di prendersi la responsabilità di sè stesso,  al posto di un ego passivo ed inerte , figlio di una  coscienza dissociata.

Sulla spiaggia del mare di cui sopra  , disseminati nella sabbia , grossi pezzi di pomice= I tanti contenuti istintuali dell’inconscio e del Sé da integrare nella coscienza, la leggerezza dell’essere.

 

 

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