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Questa ,come molte altre esposte in questo lavoro, è un congettura.

Piuttosto avventuristica data la impossibilità di poterla verificare in qualche modo.

 

Il gatto Ciccio a causa di una qualche sua lotta giovanile non riesce più a chiudere la palpebra dell’occhio sinistro.

Qualche graffio in faccia deve aver reciso qualche nervo e la palpebra non si chiude più.

La conseguenza “catastrofica” di questa piccola lesione è (come illustrato in altra parte) che la coscienza percettiva del gatto ha interrotto l’accesso ai segnali provenienti dall’occhio sinistro (peraltro per quel che è possibile sapere, normalmente funzionante dato che il riflesso pupillare è mantenuto) ed il gatto perciò è cieco da quell’occhio.

Essendo gatto molto amichevole e collaborativo si scopre ora che gli manca il canino superiore sinistro.

Ed ecco la congettura avventuristica (Congettura, di tipo quantistico  la quale potrebbe essere contemporaneamente :Vera, falsa , non vera e non falsa , vera e falsa):

 

-          E’ possibile che in qualsiasi specie animale ad ogni danno psichico (il blocco psichico all’accesso dei segnali dall’occhio sinistro nel caso specifico ) DEBBA corrispondere un corrispondente (e significativo) danno o ferita “psicosomatica” (la perdita del canino superiore sinistro): “Perdita“ parziale di “presa” ottica=”perdita” parziale di “presa” dentale.

 

Se questa congettura fosse fondata significherebbe  che ad ogni danno o ferita psichica DEVE, ripeto DEVE , corrispondere una ferita , un danno , un sintomo, una patologia , un comportamento , ecc. che in qualche modo metadica “al mondo”, ed in particolare agli altri animali della stessa  specie, di quella ferita psichica.

Come a dire che il collegamento tra psiche (e danni/ferite relative) e corpo (e ferite/danni/sintomi/ patologie/ecc.) è un collegamento di tipo  strutturale nel vivente, collegamento  mediato dai linguaggi simbolici.

E tale collegamento strutturale tra psiche e corpo ha la funzione di svelare simbolicamente al mondo di ferite psichiche altrimenti inconoscibili.

Come se la psiche animale utilizzasse questa modalità di comunicazione allo scopo di remotivare l’aggressività dei suoi simili .

Come se  "la visibile ferita psicosomatica"  metadicesse ai suoi simili :”Per favore sono ferito  , lasciatemi in pace e non aggreditemi” * , ** , ***.

 

(*) Per inciso lo stesso gatto quando si trova di fronte ad un possente gatto maschio non sterilizzato che lo guarda storto si corica su un fianco comunicandogli esattamente lo stesso messaggio.

(**) E nel caso della specie umana "la visibile ferita psicosomatica" metadice : “Per favore sono ferito nella mente , curate le mie ferite psichiche” (Ed invece:” I medici tagliano bruciano :e facendo questo si lamentano di non ricevere una degna mercede”. (Eraclito, Framm. n.36).

(***) Il collegamento tra gli eventi sarebbe il seguente: Ferita lieve, la palpebra non si chiude più > L'occhio sempre aperto veicola verso la coscienza percettiva un eccesso di segnali , segnali troppo intensi che potrebbero danneggiarla il che  induce la coscienza a bloccare i segnali provenienti dall'occhio il quale diventa cieco (nasce la ferita psichica) > La ferita psichica produce comunicazione verso il corpo (nasce la ferita somatica , il canino mancante) > La ferita psichica  così facendo, attraverso la mediazione simbolica del corpo,  si rende visibile agli altri gatti > Essa comunica un messaggio remotivante rispetto alla loro aggressività (corroborato all'occorrenza con un messaggio ancora più esplicito : la remissività rispetto al gatto più forte).

 

 

 

 

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