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Che cosa deve imparare la piccola coscienza in formazione del bambino/a subito dopo essere nato ?.

Nessuno ovviamente lo sa e nessuno se ne può ricordare .

Possiamo però ipotizzare.

La prima cosa che deve imparare la piccola coscienza del neonato è far sviluppare rapidamente la parte fondamentale della sua coscienza percettiva.

Ed in particolare la capacità di quella coscienza di elaborare i segnali che pervengono dai sensi del  gusto, dell’olfatto e del tatto (soprattutto da parte delle  labbra e della bocca ma non solo) .

Il perché è ovvio.

La coscienza deve subito indirizzare, dopo la nascita ,  il comportamento del bambino/a verso il capezzolo materno.

Con tutto quello che ne consegue.

Eppure in molti casi le mamme si disperano in quanto il bambino/a pur essendo affamato non si attacca al seno.

Possiamo ipotizzare che i primi sogni che attivano la funzione percettiva nella specializzazione di quei particolari sensi abbiano fallito l’obiettivo per cui la coscienza non ha imparato dal suo Sé cosa diavolo deve fare e cosa deve far fare al bambino/a?.

Non ha imparato ma DEVE imparare !.

Ed allora prova ed riprova finchè a forza di tentativi da parte della mamma la coscienza impara , DALL’ESTERNO, come si fa ad indirizzare il comportamento del bambino verso il capezzolo e verso il succhiare.

Ne và , com’ovvio, della sopravvivenza del neonato.

Ma come mai la coscienza ha fallito questo primo e fondamentale apprendimento assolutamente istintivo ed ovviamente geneticamente  innato ? .

Si fa presto a capirlo.

La castrazione dei contenuti istintuali dell’inconscio e del Sé del bambino/a ha già impedito fin da subito l’integrazione dei significati che avrebbero attivato il funzionamento ancora embrionale della funzione intuizione della piccola coscienza del bambino/a.

Funzionamento ancora embrionale che avrebbe però  consentito , grazie ai primi significati veicolati dai sogni, l’attivazione della coscienza percettiva relativamente a quei fondamentali sensi così essenziali per la prima sopravvivenza del bambino/a.

Si può essere certi che questa cosa funziona invece perfettamente nelle piccole coscienze dei cuccioli , appena nati,  dei gatti.

Non appena fuori dalla vagina della mamma gatta e dopo il primo rudimentale ed energico lavaggio da parte della mamma  il cucciolo parte in quarta nella direzione del capezzolo materno che già distilla le prime gocce di latte.

L’odore ed il tatto già funzionano e il senso del gusto già stimola la capacità di suzione.

 

 

 

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