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Che  la Natura sia dotata in qualche modo di una intelligenza superiore che trascende, e di molto,  quella umana (per quanto sviluppata essa sia) parrebbe cosa ovvia da affermare.

Prendiamo per esempio il ragno.

Si nutre di insetti volanti ma non sa volare .

Gli uccelli ed i pipistrelli lo fregano quando vogliono dato che possono catturare gli insetti al volo.

Ed allora il ragno si dota di un attrezzo faidatè *.

Si costruisce una rete posta tra due rami , invisibile agli insetti.

Ed ogni volta che l’insetto l’attraversa viene catturato.

Il pranzo è servito.

Ovviamente il ragno sa se la preda catturata è commestibile o velenosa.

Se è commestibile se ne nutre, se è velenosa la incapsula e la lascia là.

Molta gente ha ribrezzo delle ragnatele e non perde occasione per spazzarle via.

In particolare se costruite in qualche angolo della casa.

Ma anche se sono all’aperto tra i rami di un cespuglio esse attirano lo stesso il ribrezzo dell’altro il quale invita a toglierle subito dal cespuglio:Quella roba ti farà morire la pianta !!.

Immagino già il povero ragno a sentire questa cosa diventare rosso dalla vergogna mentre si nasconde tra il folto.

Le reti neuronali “catturano” ogni informazione che giunge loro dai sensi e le elaborano razionalmente.

Costruiscono così una qualche configurazione di coscienza possibile , quale che sia.

Questa rete non in grado di distinguere tra informazioni “nutritive” ed informazioni “velenose”.

Tutto fa brodo e tutto viene elaborato per costruire quella configurazione.

E l’avversione di molti verso le ragnatele (rectius:verso le reti neuronali) nasce dal fatto che la coscienza inconscia non è in grado di distinguere tra contenitore e contenuto, tra reti neuronali ed informazioni “velenose” in possesso di quella rete.

Informazioni “velenose”  le quali hanno contribuito a strutturare la coscienza dissociata.

Ci sono informazioni acquisite attraverso i sensi (la coscienza percettiva) e razionalmente elaborate da quella rete e ci sono informazioni/significati acquisite attraverso la funzione onirica, e “tradotte” dalla funzione intuizione,  le quali vengono elaborate sia dalla rete neuronale e dalla  razionalità sia in un qualche altro modo che è tutto da scoprire o quanto meno da immaginare.

Sui microtubuli neuronali e la modalità di funzionamento quantistico del cervello poco si sà.

E’ possibile che questa modalità di funzionamento proceda anche lei per proprio conto ad elaborare, in preferenza  o forse in esclusiva,  le informazioni/significati i quali pervengono alla coscienza grazie alla funzione onirica ed alla funzione intuizione e strutturino grazie a tutto ciò la c.d. coscienza del Sé.

Così come succede nella coscienza di OGNI ESSERE VIVENTE (non appartenente alla specie umana) che sia dotato di sistema nervoso centrale.

E’ possibile che  il povero e tanto  diffamato ragno trovi in sé stesso , nella propria rete neuronale**, per quanto minuscola essa sia, il modello di riferimento per costruire il suo attrezzo grazie al quale cattura le prede.

Modello riproposto e  ricostruito nella ragnatela che in quella forma ripropone quel modello non in senso anatomico ma nella gerarchia delle informazioni in quella rete contenute.

Come del resto fa la coscienza dell’umano per catturare le informazioni (leggasi le esperienze di vita).

Con la differenza che quella rete , quella coscienza umana , quando dissociata , non  essendo in grado di distinguere tra informazioni “nutritive” ed informazioni “velenose” cattura la qualunque con preferenza verso le informazioni “velenose”  dato che quelle  ha imparato ad assumere nella   infanzia.

Andando perciò incontro , quanto più spesso può,  verso esperienze di vita negative e dolorose.

(*) Gli esperimenti su animali viventi e gli allevamenti intensivi sono  le cose tra  le più crudeli ed orribili di cui la specie umana è capace.

Specie  che di cose crudeli ed orribili sui viventi , quale sia la specie compresa la propria,  è particolarmente esperta.

Detto questo nella metà del secolo scorso un cosiddetto scienziato ha sperimentato diversi tipi di droghe sui ragni e ne ha fotografato le tele da essi successivamente prodotte.

Tutte tele variamente diverse da quelle consuete.

Tutte con pezzi significativi mancanti.

Si può ipotizzare che quella droghe distruggessero parti delle reti neuronali dei ragni per cui la ragnatela realizzata del modello neuronale danneggiato riferiva ?.

Si può ipotizzare che l'assunzione di sostanze psicotrope provochi danni neuronali al cervello  umano?

(**) Oltre ovviamente che nel proprio patrimonio genetico. 

 

 


 

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