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Uno magari si sveglia la mattina e sente dentro un fondo come di amarezza, un qualche sentimento difficile da definire ma certamente non piacevole.

Non se ne  capisce la causa , il motivo, il significato.

Passa una mezz’ora ed affiora alla percezione dell’ego un qualche insight.

Ed allora si capisce.

La coscienza è,  come si è più volte ripetuto, una macchinetta stupida la quale  resiste,  sempre e comunque,  a qualsiasi mutamento.

E quando un qualche contenuto inconscio si avvicina alla sua soglia essa  oppone delle resistenze sempre , comunque e a prescindere.

E quella sensazione , quel sentimento indefinibile  non piacevole è la modalità con la quale quella resistenza si manifesta alla percezione dell’ego.

La coscienza è come quella  vecchia signora ansiosa la quale  ogni volta che suonano alla porta comincia a preoccuparsi: “Chi sarà mai adesso ?. Che nuovo guaio mi starà capitando ?, Quale brutta notizia mi porteranno ?.”.Poi apre la porta ed invece è un fattorino che le recapita un bel regalo.

 

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