.    

Mi chiedo se si sia mai riflettuto su questo particolare fenomeno mentale chiamato insight.

Uno sogna e subito dopo o dopo qualche ora gli viene spontaneamente in mente il significato di una qualche simbolo di quel sogno oppure il significato dell’intero sogno.

Una cosa talmente straordinaria che qualcuno la definisce una “illuminazione”, tanto forte è la sensazione e l’emozione che questo fenomeno mentale produce.

Taluno arriva a dire che questa “illuminazione “ è la voce con cui un qualche dio gli ha parlato.

Delirio ovviamente oppure ingenuità.

Ma tanto per dire quanto potente sia l’impatto dell’insight sulla coscienza dell’individuo.

Dopo che di questi fenomeni se ne sono vissuti centinaia, se non migliaia, la cosa appare in luce ben diversa.

Nella realtà l’insight è il risultato del lavorio sotterraneo della funzione intuizione la quale ogni qualvolta arriva un sogno parte per fornire alla coscienza i significati da quel sogno veicolati .

La cosa dovrebbe avvenire di norma al di fuori della consapevolezza dell’individuo ma la condizione psichica generalizzata è ormai tale che al fenomeno, quando si verifica,  si attribuisce un carattere di straordinaria eccezionalità.

Non è così che dovrebbe essere.

Il rapporto funzione onirica e funzione intuizione è il meccanismo con il quale la Natura ha organizzato nella specie umana (ma probabilmente non solo in essa) il processo di crescita psichica SPONTANEO.

Ove l’ambiente parentale infantile fosse favorevole alla crescita psichica ed ai contenuti istintuali dell’inconscio  ecco che il processo fin da dopo la nascita si attiverebbe con un continuo dialogo tra funzione onirica e funzione intuizione arricchendo ogni giorno ed ogni notte la coscienza di nuovi contenuti istintuali, di nuovi significati, di nuovi collegamenti tra coscienza ed istinti.

Tutto si svolgerebbe automaticamente e spontaneamente senza l’intervento di psicoanalisti.

Un processo spontaneo nel quale ad ogni sogno la funzione intuizione  apprende di più e viepiù si sviluppa e che durerebbe nel bambino/a e nell’adolescente per circa 18/20 anni.

Fino a quando l’individuo è adulto sia fisicamente che psichicamente.

Quando la terapia fornisce alla coscienza del paziente l’informazione che attiva nella sua coscienza la funzione intuizione, la quale  è lì innata e latente,  e gli fornisce altresì l’informazione grazie alla quale essa prende coscienza della libido, il lavoro terapeutico praticamente è fatto.

Prima però occorre aiutare il paziente a superare i suoi blocchi castranti.

Ma i due processi , superamento dei blocchi e attivazione nella coscienza della funzione intuizione e della conoscenza  della libido,  sono tra di loro  interattivi e procedono insieme reciprocamente interagendo.

E’ possibile , ma è da verificare se il caso rarefacendo le sedute, che il momento della fine della terapia sia quando emerge nell’ambito del paziente un qualche evento significativo (in realtà un fenomeno di sincronicità)  il quale metadice che il processo di crescita ed i suoi contenuti stanno attingendo la coscienza percettiva e quindi quel processo è ormai avviato.

Ed in grado di procedere spontaneamente e naturalmente per conto suo.

 

 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Novembre 2018