.                    

 

Si è formulata in questo lavoro l’ipotesi che la coscienza del Sé sia innata geneticamente nella coscienza di ciascun individuo.

E che essa si vivifichi  e si attivi , punto a punto , ogni volta che ciascun contenuto istintuale dell’inconscio e del Sé dell’individuo posti , grazie alla funzione onirica e alla trasduzione intuitiva dei relativi simboli, il proprio significato in quella coscienza innata fino a completamente attivarla.

Quando essa abbia completamente integrato l’immagine del Sé dell’individuo stesso.

Com’è possibile dimostrare tale ipotesi ?.

A parte richiamare il solito Rosarium philosophorum si può utilizzare l’aria e la poetica della Turandot chiamata “Nessun dorma”.

 

Il principe ignoto

Nessun dorma!... Tu pure, o Principessa,

Nella tua fredda stanza

Guardi le stelle

Che tremano d'amore e di speranza.

Ma il mio mistero è chiuso in me,

Il nome mio nessun saprà!

Solo quando la luce splenderà,

Sulla tua bocca lo dirò fremente!...

Ed il mio bacio scioglierà il silenzio

Che ti fa mia!...

"Voci di donne (le stelle)

Il nome suo nessun saprà...

E noi dovremo, ahimè, morir!..."

Dilegua, o notte!... Tramontate, stelle!...

All'alba vincerò!...

 

La Principessa chiusa nella sua fredda stanza rappresenta con tutta evidenza la coscienza innata nella coscienza ancora inconscia (la fredda stanza),  Principessa che attende speranzosa  ,“le sue stelle tremano d’amore e di speranza”, il suo principe ignoto  (il suo Sé, l’immagine del suo Sé).

Il mistero del principe ignoto è racchiuso in lui stesso ed egli  non lo svelerà mai a nessuno se non alla sua Principessa.

E quando ciò accadrà, all’alba , al risveglio dopo il sogno, il principe finalmente vincerà , la luce della coscienza risplenderà ed  egli svelerà il suo nome alla sua principessa e ciò scioglierà il silenzio della coscienza che diventerà parte del Sé, fondendosi l’uno nell’altra.

Ed allora le stelle, sulle quali è proiettata la proiezione inconscia, si spegneranno ,“E noi dovremo ,ahimè , morir!...”.

 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Settembre 2019