1/5/10

Alla ricerca di un linguaggio "comune"  non specialistico.

Ciò che si è imparato nella infanzia (il materiale esperenziale che ha costituito , che ha costruito, l’imprinting nella infanzia) diventerà nell’adulto l’insieme dei costrutti della sua personalità (o del suo carattere coatto).

E’ come se la fase dell’apprendimento infantile rispetto all’ambito familiare ,la fase dell’imprinting, costituisse un  periodo di eccezione rispetto alla normale capacità di apprendimento dell’essere umano.

Nel senso che quello che si impara nella infanzia parrebbe equivalere ad una continua fase di presa di coscienza della esperienza, un continuo imprinting che costruisce quella che sarà la coscienza dell’adulto.

Diversamente da ciò che l’adulto imparerà negli anni successivi, che atterà quasi esclusivamente all’ambito della conoscenza, ciò che si apprende nella età infantile rispetto all’ambito familiare ed alle esperienze qui vissute attiene all’ambito della coscienza cioè a quella parte della psiche che diventerà nell’adulto la sua personalità, il suo carattere, le sue nevrosi, i suoi comportamenti coatti.

E’ estremamente difficile riuscire a spiegare la differenza tra conoscenza e coscienza , tra ciò che si conosce e ciò di cui occorre prendere coscienza (o ciò di cui si ha già coscienza, che è già nella coscienza).

Tra le due cose esiste un confine sottilissimo.

Ciò che è già nella coscienza in quanto ha costituito oggetto dell’imprinting infantile è determinante nella vita e nei comportamenti dell’individuo.

Diversamente da ciò che fa parte della conoscenza che può essere quasi del tutto ininfluente sui comportamenti coatti, sulle nevrosi, sulle devianze caratteriali ecc.

Nell’età adulta si acquisisce conoscenza attraverso lo studio e l’esperienza vissuta e si prende coscienza attraverso il significato dei sogni e talora attraverso il significato di quella esperienza vissuta.

Con lo studio e la percezione della propria esperienza si acquisiscono SIGNIFICANTI mentre si prende coscienza , quando ciò è possibile (la terapia, l’insight, la capacità intuitiva, ecc.) , grazie al senso , al SIGNIFICATO delle varie rappresentazioni siano esse eventi reali, sogni, esperienze, emozioni, ecc..

Imparare dalla propria esperienza equivale a prendere coscienza del senso di quella esperienza ed evitare così di ripetere gli errori prima compiuti.

Prendere coscienza delle proprie esperienze infantili vissute nell’ambito parentale significa superare i condizionamenti, le coazioni, le nevrosi che quelle esperienze (il senso di quelle esperienze) hanno costruito nella personalità dell’adulto.

Prendere coscienza di ciò significa superare ciò che si è imparato nella infanzia, apprendimento, imprinting, che determina negativamente la propria personalità ed i propri comportamenti , ed imparare da quelle esperienze oltre che da sé stessi un nuovo modello di sé.

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