La realtà è cosa solida e tangibile.

E’ una piattaforma comune a tutti i viventi sulla quale ciascuno di noi balla il suo      valzer quotidiano.

Rispetto a quella piattaforma comune che ci accomuna la mente di ciascuno cerca di costruire l’adattamento individuale  possibile sulla base della condizione psichica in atto.

La psiche dello psicopatico ha costruito un adattamento che gli consente di vivere (male) da psicopatico.

Le informazioni che definiscono il Sé (o meglio il falso sé) di quell’individuo quello al massimo gli consentono di fare e di essere.

Lo stesso dicasi per il nevrotico, per l’individuo dissociato, ecc. , ecc.

Oggi quasi tutti hanno un navigatore in auto o sullo smartphone.

Uno scrive l’indirizzo di destinazione e sullo schermo appare l’itinerario possibile.

Parti e la vocina dice: gira a destra , gira a sinistra e così via.

Se uno prende una strada diversa da quella segnata sulla mappa la vocina prima cerca di richiamarti all’ordine , poi si rassegna ed annuncia:”Ricalcolo itinerario”.

Come sarebbe a dire  “ricalcolo” ?.

L’itinerario sulla mappa che appare sullo schermo è infatti il frutto di un calcolo del piccolo computer del navigatore o dello smartphone.

E quell’itinerario così calcolato è la realtà del percorso da fare.

E’ il frutto del calcolo di un algoritmo, o se si preferisce di una equazione complessa , il cui risultato viene visualizzato sullo schermo in forma di itinerario.

Calcolo che viene effettuato sulla base delle informazioni digitalizzate che rappresentano la mappa stradale e sulla base delle informazioni di posizione che arrivano dal satellite geostazionario.

Se qualcuna di queste informazioni fosse errata l’itinerario proposto sarebbe sbagliato e porterebbe da un’altra parte.

Questo itinerario sembrerebbe  quello da farsi ma invece è solo una “apparenza di realtà”  e porta da un’altra parte.

Nell’individuo dissociato da sé ogni istante della sua vita è la conseguenza ed il risultato  di un calcolo eseguito dal suo cervello, il suo computer biologico, sulla base  delle informazioni (il più delle volte delle false informazioni) che lo definiscono nella sua coscienza.

Le c.d. informazioni del suo falso sé.

False e sbagliate  quelle informazioni circa la reale natura dell’individuo in quanto alla sua coscienza non è stato mai insegnato ad apprendere dal suo inconscio  le informazioni/significati che  quella reale natura definiscono .

Ed il suo cervello, sulla base di quelle informazioni sbagliate e false  che  negano l’individuo e la sua reale natura,  calcola ogni istante della vita di quell’individuo.

Il risultato  di quel calcolo dice :“Oggi è il momento di una bella depressione”.

E l’individuo si sveglia la mattino depresso con l’umore in fondo ai tacchi.

Il calcolo dice:”Oggi è il momento giusto di una bella malattia da starsene a letto”.

E l’individuo si sveglia al mattino che non riesce ad alzarsi dal letto.

Il calcolo dice:”Accellera in quella curva” e lui così fa , va sbattere contro un palo e ci resta.

Una vita conseguenza istante per istante di un calcolo fondato su informazioni sbagliate.

Mentre il Sé negato di quell’individuo urla in tanti modi diversi la sua disperazione.

Finchè  quel Sé collassa e l’individuo continuerà  a percorrere ciò che resta della  sua esistenza  come un robot senz’anima.

 

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