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E’ possibile definire due stati della cellula:E’ viva o è morta.

Così come è possibile definire due stati di vitalità è possibile definire due stati di salute: La cellula è sana o la cellula è malata (negli infiniti modi in cui ciò può avvenire).

Il gene c-myc, a seconda dello stato della cellula, può indurre una sua proliferazione (controllata o meno) o provocarne la morte.

Ogni cromosoma contiene una singola molecola di DNA e circa 1500 geni.

E quindi una sola molecola è diciamo così “responsabile”, tra gli altri, del gene suddetto.

Si può pensare che alcune configurazioni quantiche di taluni elettroni di quella molecola determinano, in un senso o nell’altro, l’attività del gene c-myc?.

Nel senso che, a seconda dello stato della cellula, quella configurazione o induce in essa la condizione “apoptosi” o la condizione “proliferazione”.

Si può pensare che uno di questi due stati sia determinato  dallo stato  forse di un solo elettrone, per esempio  solo dallo stato (0-1) del suo spin?.

(*) “Il gene c-myc è considerato una sorta di 'Giano bifronte' in quanto può guidare sia la proliferazione sia la morte delle cellule. Per esempio, in presenza dei fattori di sopravvivenza cellulare come il fattore di crescita insulinosimile-1 (IGF-1), l'espressione del gene c-myc induce la proliferazione; invece, in assenza di tali fattori il gene c-myc causa la morte cellulare per apoptosi.

C-myc è un gene chiave nella regolazione della proliferazione cellulare e perciò ogni mutazione che ne amplifichi l'espressione ha la potenzialità di portare a una proliferazione cellulare incontrollata e al possibile sviluppo di tumori”- (da Wiki)

                                                (scritto il 27/1/24)

 

 

 

 

 

 


 

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