Sviluppiamo qui un possibile scenario , una ipotesi complessa che alla fine interessa anche la psicoanalisi.

Coloro che organizzano ed eseguono campagne elettorali oppure campagne pubblicitarie sanno bene che l’opinione pubblica è volatile.

Se una campagna propagandistica efficace , una comunicazione efficiente (prescindendo come al solito dalla fondatezza delle informazioni che veicola o dalla sua eticità) viene ripetuta più volte nel tempo  si osserverà ad un certo punto che essa ha spostato consensi nella opinione pubblica.

Se quella comunicazione continua ad essere ripetuta i consensi aumenteranno.

Nel momento in cui si cesserà  di pestare sempre sullo stesso tasto si osserverà   che quel consenso comincerà  a scemare e l’opinione pubblica comincerà a mutare opinione.

La ripetitività della comunicazione sempre nella stessa direzione tende a stabilizzare l’orientamento della coscienza.

Come del resto ben sanno i dittatori e gli oligarchi.

Ipotizziamo ora che un bambino o una bambina nascano in un ambiente parentale di genitori dissociati da sé.

Il loro inconscio sovraccarico di rimosso e di contenuti istintuali mai integrati nella loro coscienza scaricherà rapidamente , grazie al transfert, il suo carico di informazioni nell’inconscio del bambino/a , saturandolo.

A questo punto il destino psichico di quel bambino/a parrebbe  segnato.

Ipotizziamo allora che succeda un imprevisto.

Per un qualsiasi motivo i genitori di quel bambino o di quella bambina debbono abbandonare il loro piccolo figlioletto/a  ed esso/a  verrà affidato ad un coppia di genitori coscienti di sé.

Anche se di ciò inconsapevoli.

La comunicazione sensibile  che questa coppia di genitori , coscienti di sé, porterà verso la coscienza di quel bambino/a , e che sarà ripetuta moltissime volte nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza ,  orienterà questa coscienza in una direzione  diversa da quella che ci si sarebbe potuto aspettare vista la condizione di saturazione di quell’inconscio infantile.

E la disponibilità che si formerà in questa coscienza verso i contenuti istintuali dell’inconscio e del Sé , istintuale e genetico, del bambino/a orienterà la coscienza stessa verso l’integrazione di quei contenuti e verso un processo di crescita psichica fino alla coscienza di sé.

Malgrado che quell’inconscio ospitasse contenuti alieni , estranei rispetto alla reale natura di quel bambino/a.

Questa cosa ci rende conto del perchè la psicoanalisi funziona.

Se il paziente è in grado di comunicare e se è in grado di ricordare i propri sogni e di riferirli e se l’analista ha sufficiente coscienza di sé e sufficiente consapevolezza  la comunicazione terapeutica a livello cosciente ed al livello di inconscio , ripetuta nel tempo, orienterà infine la coscienza del soggetto verso la direzione della crescita psichica.

Un cosa è certa.

La terapia analitica non può durare solo  un’ora ed ha bisogno di tempo.

La sua efficacia e la durata di quel tempo dipenderanno dalla potenza e dal livello di cristallizzazione delle  resistenze al mutamento di quella coscienza e dal livello di coscienza e di consapevolezza dell’analista.

 

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