.    

La comunicazione dell’ambito parentale nei confronti della psiche infantile, sia a livello subliminale sia a livello cosciente, infiltra di solito in quella psiche , nella sua coscienza e nel suo inconscio, la stessa configurazione psichica dissociante o castrante delle psiche delle figure parentali dominanti in quell’ambito.

Quando di quella grossa aliquota, dissociante e/o castrante, di quella comunicazione si prende cosciente di quella comunicazione antica, e stratificata,  cominciano ad affiorare informazioni rispetto al  Sé , a sua volta anticamente castrato, della figura parentale materna e della figura parentale paterna.

Del resto se la psiche di quelle figure parentali comunicavano input dissocianti e castranti era perché quelle coscienze a loro volta avevano costretto alla dissociazione o alla castrazione i contenuti istintuali degli inconsci di quelle figure.

Essi erano state vittime dei rispettivi ambiti parentali ed introiettando le configurazioni psichiche di quegli ambiti erano diventati, inconsapevolmente  ed incolpevolmente ,  “carnefici” nei confronti dei loro figli.

E così via a risalire fino alla notte dei tempi.

Sorge spontanea una domanda ed un dubbio:

-         Ma come nessuno si mai accorto di questa tragica ripetitività della trasmissione della patologia mentale , ripetitività che risale nel tempo chissà fino a quando?-

-         Oppure  è l’attuale interprete che sta allucinando, cosa sempre possibile in un campo così privo di ogni riscontro fattuale,  rispetto a quelle realtà psichiche ?.

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Settembre 2018