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Il processo di crescita psichica ha due scopi:

-         Il primo è ovviamente prendere coscienza di tutti i contenuti del proprio Sé affinchè la coscienza venga a conoscere la reale natura dell’individuo;

-         Il secondo e prendere coscienza delle esperienze , quasi tutte inconsapevolmente vissute, che hanno generato e mantenuto la coscienza in una condizione dissociativa e quindi in una condizione variamente patologica.

Tra queste suddette esperienze sono importantissime ed assolutamente  fondative le due primissime esperienze che hanno attinte per prime la coscienza del bambino/a (una attribuibile alla figura materna ed una alla figura paterna) .

Su di esse ed in base ad esse la coscienza ha costruito le varie possibili immagini del falso sé.

La presa di coscienza di queste due iniziali esperienze dissociate e/o castranti implica che affiora alla percezione dell’ego anche il sentimento che a quelle esperienze era associato al momento della loro azione.

Si tratta di solito di un sentimento doloroso e di intensa angoscia come quello che si immagina possa provare un inerme bambino/a al quale viene bruscamente e talora brutalmente impedito l’accesso alla propria casa.

La presa di coscienza di queste due primissime esperienze consente la dissoluzione definitiva delle stesse nonché  degli effetti deleteri che esse hanno inflitto nel tempo.

 

 

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