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Un giorno un uomo comincia manifestare degli strani sintomi.

Si fa visitare e gli viene diagnosticato un inizio di Parkinson.

Una mazzata.

I sintomi via via peggiorano e la sua famiglia entra nella disperazione.

L’uomo viene visitato da specialisti e come se non bastasse viene ricoverato una settimana in un centro specializzato in malattie neuorologiche.

Esami di tutti i tipi (o quasi come vedremo) e la diagnosi viene confermata.

Dopo alcuni mesi per caso l’uomo a seguito di un malore viene portato nel pronto soccorso di un piccolo ospedale di provincia .

E qui un giovane medico appena specializzato in gastroenterologia gli fa fare o l’esame dell’ammonio nel sangue , scopre un accumulo di ammonio nell’intestino e gli ordina delle purghe.

Ed il Parkinson sparisce.

Nei mesi seguenti il livello di ammonio nel sangue va su e giù e la paura è che se si alza troppo i sintomi del presunto Parkinson possano ricomparire.

La domanda è:

Come fa una coscienza totalmente castrata nei confronti dei contenuti istintuali dell’inconscio a generare  indirettamente una disfunzione epatica (presumibilmente una qualche forma di cirrosi)  in grado di produrre un eccesso di ammonio nel sangue e di conseguenza una forma di encefalopatia epatica?.

L’uomo ha dei tratti caratteriali che svelano una forte rabbia che spesso tracima.

Altra domanda:Come facevano gli antichi greci a sapere che le cellule del fegato si rigenerano (vedi il mito di Prometeo)?-

L’aquila del mito di Prometeo che ogni giorno rode il suo fegato (che si rigenera nel corso della notte) può rappresentare  una forte rabbia inconscia la quale “rode, appunto, il fegato”?.

E se l’aquila rappresenta in quel mito la rabbia inconscia la rabbia inconscia di quell’uomo (non è un bevitore , non ha l’epatite C) può indurre in qualche modo le cellule epatiche a trasformarsi in cellule fibrose ?.

Le quali riducono in qualche modo lo spettro di funzionalità del fegato (per esempio impedendo al fegato di trasformare l’ammonio in urea, da smaltire con l’urina) ?.

Quel fegato in questo modo fungerebbe da rappresentazione di una coscienza  castrata alla quale è impossibile , a causa delle sue protesi del falso sé/le cellule fibrose) trasformare i contenuti dell’inconscio in significati nutrienti e mutageni  per la coscienza?.

Sarà così?  non sarà così ?.

In sostanza sono solo chiacchiere , ipotesi partendo da dati e da conoscenze  insufficienti.

Sarebbe necessaria una terapia analitica per approfondire l’indagine.

 

 

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