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Ogni Nazione dovrebbe trovare un modo costituzionale per inibire l'accesso a grandi incarichi  di potere ad individui con forme di psicopatia particolarmente severi.

L'umanità non può più permettersi fenomeni infettivi e terribili  come quello nazista, o simili, con il tragico strascico di dolore e di sofferenza da esso provocato.

Tale inibizione dovrebbe essere più stringente relativamente ai candidati che ambiscono ai vertici delle potenze nucleari.

La malattia mentale  non è una opinione e può ingannare gli individui solo razionali che non sono in grado di comprendere dei comportamenti umani i significati che di quelle malattie  mentali svelano la natura.

Le associazioni di psicoanalisti americani sbagliano ad impedire di svelare i disturbi mentali di taluni  leader che si candidano alle elezioni, soprattutto , presidenziali.

Di evidenziare quei disturbi, quanto meno i più gravi e pericolosi per la democrazia americana (e non solo).

Il grande seguito elettorale  di taluni leader può non essere  un sintomo di democrazia o di idee particolarmente salubri per la democrazia  ma dice invece di quanto infettiva sia  la patologia mentale del leader che riesce ad assicurarsi tale grande seguito.

E di quanto diffusa possa essere  quella infezione tra gli individui di quel paese (e non solo).

Talune idee particolarmente "incendiarie" , la sottostante patologia mentale severa che le produce , l'infezione psichica che esse possono provocare e che di esse si nutrono propagandosi nonchè i pericolosi effetti che quelle idee invocano   non sono variabili indipendenti tra di loro .

Tutto ciò fa parte dello stesso quadro clinico.

  (scritto il 7/3/23)

 

 

 

 

 

 


 

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