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Una delle caratteristiche della coscienza anale, il primo nucleo di coscienza a specchio,  che si forma nel bambino nei giorni e nei mesi subito dopo la nascita, è la sua grande capacità emulativa.

Essa come una spugna assorbe le informazioni che provengono dall’ambiente parentale, informazioni indispensabili per costruire comportamenti reattivi indispensabili alla sopravvivenza in quell’ambiente .

Vediamo cosa  succede negli altri animali superiori.

Il padre o la madre del cucciolo, a seconda delle diverse specie, addestra , nei molti modi specifici a ciascuna di esse, a sviluppare comportamenti reattivi indispensabili alla sopravvivenza all’ambiente naturale.

Comportamenti perfettamente congruenti con l’esperienza del genitore che è di solito a sua volta perfettamente congruente con quell’ambiente naturale nel quale essi vivono e nel quale i cuccioli dovranno vivere.

Questi comportamenti appresi , congruenti con l’ambiente naturale , sono a loro volta assolutamente congruenti con il patrimonio istintivo del cucciolo, patrimonio che si sviluppa nel tempo durante tutto il periodo dell’infanzia e dell’adolescenza con un processo continuamente interattivo tra l’insegnamento (l’imprinting) e quei suoi istinti.

Per il cucciolo d’uomo quello che definiamo come “ambiente naturale” nelle altre specie animali è invece l’ambiente parentale infantile.

E’ a questo ambiente, che l’imprinting imposto da esso, costringe il bambino ad adattarsi.

E’ rispetto a questo ambiente , sano o distorto che sia dal punto di vista psichico, che il bambino deve sviluppare comportamenti coatti congruenti.

Ed in caso di deviazione da questi comportamenti obbligati arriverà la punizione correttiva.

La quale tenderà a rinforzare i meccanismi coatti imposti nel corso dell’imprinting.

Meccanismi coatti che possono essere,  e fin troppo spesso sono, completamente ostili agli istinti fondamentali del bambino.

Nascono così i meccanismi psichici castranti che con diverso grado di intensità possono essere definiti “complesso di castrazione”.

Ad assumersi il compito di strutturare questi meccanismi castranti è inizialmente appunto la coscienza anale  , la prima forma di coscienza che nasce nella psiche infantile.

La prima forma di coscienza che nasce dalle prime informazioni che attingono via via  quella psiche in formazione.

Prima forma di coscienza che E’ quelle informazioni, che è quell’insieme di informazioni.

Le caratteristiche fondamentali della coscienza anale saranno pertanto la formidabile capacità di assumere o meglio di assorbire le informazioni proveniente dall’ambiente parentale, la sua straordinaria capacità emulativa e la sua capacità di costruire costrutti in grado di coartare comportamenti obbligati conformi alle esigenze dell’ambiente che ha cominciato a formare fin da subito quella piccola coscienza.

A questo punto si potrebbe anche formulare una congettura avventata ed avventuristica.

Se esistesse un modo per accertare la densità dei neuroni a specchio nel cervello e si riuscisse ad individuare l’area del cervello nel quale questa densità è tra le più alte tra tutte si sarebbe con ogni probabilità individuata l’area del cervello che ospita la coscienza anale.

 

 

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