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Se si dovesse utilizzare la metafora di Paul Watzlawick della Università di Palo Alto il quale definsce  la psiche una scatola nera della quale nulla sappiamo del suo interno funzionamento ma della quale possiamo osservare ciò che entra e ciò che ne esce potremmo sviluppare una particolare osservazione.

Di norma il processo di integrazione nella coscienza segue questo percorso: Sogno (ciò che entra)   >> interpretazione intuitiva dei relativi simboli>> assunzione dei relativi significati nella coscienza >> elaborazione complessiva delle informazioni (le ultime integrate più tutte le altre) >> tempo di latenza >> insight in merito alla conclusione di quella elaborazione complessiva (in pratica uno lo spunto di una qualsiasi delle tante pagine postate nel sito) – ciò che ne esce).

A questa sequenza parrebbe fare eccezione l’ultima.

Vediamo.

Dal 2/8 al 4/8 vengono registrati alcuni  sogni altamente significativi.

Passano i giorni e il 5/8 si manifesta un sintomo somatico (una contrattura muscolare piuttosto diffusa) senza alcun insight significativo a seguito della  elaborazione complessiva.

Quei sintomi psicosomatici proseguono fino al 7/8.

Essi sono con tutta evidenza la rappresentazione simbolica di resistenze che quella elaborazione complessiva ha attivato rispetto al mutamento che quella elaborazione ha ineluttabilmente indotto.

Tra l’elaborazione complessiva dei significati da parte della coscienza e la manifestazione di quei  sintomi psicosomatici: circa 72 ore.

Che potrebbe anche ritenersi , grosso modo, il tempo necessario affinchè il cervello/coscienza elabori l’intera massa di informazioni significative delle quali è in possesso.

 

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