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Sarà molto difficile essere smentiti ma il dolore più acuto e terribile nella vita degli individui è quello che essi non hanno mai provato.

Esso investe il bambino/a quando l’ambito familiare blocca il processo di crescita psichica appena iniziato castrando inconsapevolmente i primi affioramenti di contenuti istintuali di quel piccolo Sé.

Dolore lancinante quanto mai altri che la coscienza tiene accuratamente lontano da sé e dalla percezione dato che la sua carica energetica sarebbe in grado di distruggere quella coscienza.

Quel dolore terribile resterà allora  latente nell’inconscio e lentamente avvelenerà la vita dell’individuo .

Se costui o costei  andrà in terapia e/o farà autoanalisi accadrà un giorno che un evento reale molto doloroso attraverserà la vita di quell’individuo.

Un evento reale che rappresenterà, quale che sia la sua forma sensibile , quell’antico evento drammatico e doloroso.

E quella coscienza, la quale grazie alla terapia ed alla autoanalisi, è stata messa nelle condizioni di sopportare senza danni quel dolore ora lo assumerà in sé e lo proporrà all’ego .

E quell’antico dolore allora non percepito si proporrà , dopo tanti anni di latenza , alla percezione.

Liberando da sé l’inconscio che per tanti anni lo aveva tenuto in sé latente.

Sofferenza  forte, acuta , difficile da sopportare ma tuttavia sopportabile.

Sofferenza forte  ma che era necessario percepire e vivere.

La cui percezione forse è perfino salutare.

 

 

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