.    

La signora lava, è ormai pomeriggio avanzato, con accuratezza ogni angolo del cortile davanti casa.

Ha pulito al mattino , come tutte le mattine,  abiti, biancheria e quant’altro suoi, del  marito e dei figli.

Poi ha sciorinato il tutto su ogni corda della biancheria stesa  lungo i  balconi della casa.

Successivamente ha pulito accuratamente ogni angolo della casa e dei suoi mobili.

Come ogni mattina.

Ora , a pomeriggio inoltrato come ogni pomeriggio, sta pulendo un cortile , che peraltro era pulito anche prima.

Non una foglia, non un granello di polvere era possibile intravedere in esso.

Usa per pulire e disinfettare una quantità di prodotti , alcuni di intenso e sgradevole odore, taluni potentemente tossici per varie parti del corpo nonché, alla lunga, cancerogeni.

Gli si fa notare la pericolosità di questi prodotti ed allora la donna svela nel suo dire , nella sua postura , nel suo comportamento, nello sforzo tormentoso e tormentato dell’espressione , il tremendo conflitto che la attanaglia.

Ormai evidentemente sfinita non smette peraltro di pulire e ripulire.

E tutto questo diuturno pulire così insistito, così maniacale, così ossessivo ed ossessionante svela e rappresenta , vividamente, della ferocia castrante della sua coscienza nei confronti dei contenuti istintuali del suo inconscio.

Una ferocia castrante e rimuovente che la aziona continuamente , senza pace, senza tregua ,senza pietà, senza riposo,  contro “lo sporco” esistente o immaginario che sia e che la porta giorno dopo giorno verso l’autodistruzione.

Autodistruzione per sfinimento fisico , autodistruzione per avvelenamento da prodotti detergenti e disinfettanti tossici, autodistruzione per logoramento psichico a causa dell’immane fatica cui la sua psiche è sottoposta , senza mai tregua o riposo, in questa ferocissima guerra intestina contro sé stessa.

E’ questa una qualsiasi donna “normale” , di molti  angoli di città o di paese .

Una qualche mano pietosa dovrebbe accompagnarla verso un sostegno psicologico affinchè essa possa dare  finalmente tregua al suo corpo, alla sua psiche, alla sua vita.

Sventurata e non certo per sua colpa.

 

 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Settembre 2018