Dice un sogno:”Parte da un punto un arco a ventaglio che investe alcune posizioni. Ritorna al punto zero e poi riparte ed investe un arco più vasto di posizioni. E così via.”

Questo sogno parrebbe una rappresentazione della diffusione delle infezioni ed attiene al rapporto tra ambiente e codice genetico.

Distinguiamo intanto tra infezioni psichiche e infezioni virali.

Una certa condizione psichica si diffonde in un certo ambito.

Essa viene socialmente accettata e ciò retroagisce a livello genetico (il punto zero del sogno) diventandone memoria.

Il che le consente di riprodursi geneticamente anche nelle generazioni successive.

Semprechè l’ambito parentale nel quale il bambino/a nasce non la contrasti imponendo una condizione psichica diversa.

Se non c’è questo contrasto la diffusione di quella condizione psichica si amplierà sempre di più  (l’arco investirà posizioni sempre più ampie).

Il che spiega l’ampia diffusione della condizione dissociativa.

Nel caso di individui coscienti di sé , se l’ambiente non contrasta tale condizione (e perché dovrebbe farlo?), essa diventerà in un certo numero di casi patrimonio genetico e si riprodurrà nelle generazioni successive (sempreché, anche qui,  l’ambito familiare nel quale il bambino/a si trova a nascere  non imponga una diversa condizione psichica).

Le condizioni psichiche (definite precedentemente per comodità “infezioni psichiche”) si possono quindi diffondere sia per trasmissione genetica sia per emulazione psichica tra  simili.

Oppure , nel caso della coscienza di sé, anche grazie alla psicoanalisi.

E passiamo alle infezioni virali.

Esse si diffondono in un certo ambito , vengono socialmente contrastate (ricerca di nuovi farmaci, vaccini, terapie ecc.) e questo contrasto diventa memoria genetica (la retroazione al punto zero).

In conseguenza di ciò le generazioni successive svilupperanno sistemi immunitari più attrezzati contro quel tipo di infezioni e comportamenti adeguati a contrastarle.

Per esempio le condizioni igieniche delle città non favoriscono più la diffusione della peste.(*)

La scoperta di nuovi vaccini ha debellato il virus del vaiolo e della poliomielite.

Il contrasto sociale a tutti i livelli contrasta la diffusione della epidemia e ciò diventa patrimonio genetico comune.

Ma ci sono dei virus che generano infezioni asintomatiche.

L’ambiente non li conosce , non contrasta quelle infezioni ed esse si diffondono tranquillamente.

Per esempio il virus della epatite di tipo C genera infezioni asintomatiche.

E’ possibile allora che i bambini, i cui progenitori avessero questo di tipo di infezione,  siano più predisposti ad assumere questo tipo di infezioni non avendo un sistema immunitario attrezzato contro di esse.(**).

(*)Fanno eccezioni a tutt’oggi i wet market e  gli allevamenti intensivi i quali a causa delle condizioni disumane e brutali in cui sono tenuti quei poveri anomali sono costantemente una possibile fonte di nuovi virus e di nuove patologie.

(**) Questa ipotesi è peraltro verificabile ove si riscontrasse questo tipo di virus nel sangue dei bambini che hanno avuto nei loro progenitori (genitori, nonni e nonne , bisnonni e bisnonne, ecc.) individui con la epatite C conclamata.

 

 

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