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Se ad uno, che non l’ha mai visto, gli si dà una canna da pesca con tutta l’attrezzatura completa e gli si dice :Se non vuoi morire di fame vatti a procurare il cibo nel fiume.

L’individuo guarderà perplesso l’attrezzo , se lo rigirerà tra le mani e si chiederà perplesso: Ma cos’è ?, Come si usa ?, Cosa cavolo debbo farci con questa canna ?.

Usciamo di metafora.

Non v’è dubbio alcuno che la funzione intuizione , così come del resto la funzione razionale, sia una funzione innata nella coscienza.

Eppure ben pochi riescono ad interpretare i propri sogni che è esattamente lo scopo per cui questa funzione fa parte della dotazione genetica della coscienza stessa.

Essa serve ad interpretare i propri sogni al fine di potere integrare i contenuti istintuali dell’inconscio nella propria coscienza .

Contenuti istintuali che continuamente si rappresentano nei simboli onirici, nei sogni appunto.

Tutti capiscono il motivo per cui  nessun bambino/a è in grado di eseguire una semplice operazione aritmetica .

Perché possa riuscirci occorre insegnargli l’aritmetica.

Occorre insegnargliela alla sua coscienza, occorre insegnare ad essa come usare la funzione razionale.

E la scuola elementare in parte a questo serve.

Nessuno però si preoccupa di insegnare ai bambini (alle loro coscienze) ad usare un altro importantissimo attrezzo della sua coscienza :la funzione intuizione.

Che come la funzione razionale inizialmente in uno stato latente ed infantile può essere aiutata a svilupparsi e a diventare sempre più effciente.

Eppure questa funzione è fondamentale affinchè ciascun individuo , progressivamente integrando nella propria coscienza i significati veicolati dai sogni, possa crescere psichicamente e possa superare  la propria condizione dissociativa.

Si potrebbe ben dire che essa è ben più importante della stessa funzione razionale (nessuno si è mai stato male per non sapere fare di conto ma tutti prima o poi stanno male o fanno del male per non aver sviluppato la propria crescita psichica).

Nessuno si preoccupa di ciò anche perché la maggior parte di quelli che dovrebbe preoccuparsene sono schermati nei confronti dei rispettivi contenuti inconsci e prendono le loro decisioni conformemente alla loro condizione psichica dissociativa.

Tutto va bene fino a quando i sintomi psichici e fisici dell’individuo , conseguenza della mancata crescita psichica, diventano così insopportabili da condurlo in terapia.

E cosa fanno con questo individuo bisognoso di cure le terapie (almeno quelle di esse che funzionano) ?.

Che gli analisti lo sappiano o meno , che di ciò essi siano o meno consapevoli, la terapia psicoanalitica , grazie al dialogo terapeutico ed alla interpretazione  dei sogni del paziente, istruisce la coscienza di quest’ultimo a sviluppare ed a usare la propria funzione intuizione (che come si è detto è innata in questa come in tutte le altre coscienze).

Aiutando contemporaneamente quella coscienza a superare le sue infinite  schermature , i suoi infiniti blocchi e a superare , se presente, il suo complesso di castrazione.

E ciò grazie al fatto che avendo l’analista sviluppata , poco o tanto, la propria funzione intuizione egli , consapevole o meno che sia di ciò, è in grado , con il lavoro terapeutico, di insegnarne l’uso alla coscienza del suo paziente grazie sopratutto alla capacità di emulazione che questa coscienza sa invece usare benissimo.

 

 

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