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Le basse cronache di certa stampa e politici furbastri fanno fin troppo spesso propaganda per fini elettorali sfruttando ,vigliaccamente e vergognosamente, certe paure inconsce della masse.

Una di queste paure facilmente sfruttabili elettoralmente è la paura dei ladri.

Chi non ha paura di trovarsi un ladro in casa o che un ladro possa entrare “furtivamente” (e per quale altro motivo dovrebbe farlo ?) in casa sua ?.

Il fatto è che coloro che di questa paura , che può diventare ossessiva, soffrono non si rendono conto che il ladro , un loro personalissimo ladro, è già in casa loro.

E sta dentro casa loro da moltissimo tempo.

E questo ladro fa giustamente paura anche se poi ciascuno questa sua paura interiore e cronica la proietta su ipotetici ladri esterni.

La paura dei ladri è un sintomo che il proprio Sé , la propria reale natura è profondamente rimossa in quanto la propria coscienza , e già  da molto tempo a partire dalla infanzia , è stata stabilmente occupata da un cosiddetto “falso sé”  cioè da un altro da sé.

Un altro da sé che ferocemente impedisce ai propri istinti, ai contenuti del proprio inconscio, ai propri veri sentimenti ed emozioni , al proprio Sé appunto di entrare “in casa sua” cioè nella propria coscienza.

Questa condizione psichica di dissociazione da sé , purtroppo  molto diffusa, genera una quantità di disturbi psichici e/o psicosomatici .

Tra quei disturbi occorre annoverare proprio  la paura ossessiva dei ladri oltre che una quantità sterminata di ansie ed angosce  allo stato libero.

E per curare questa condizione non serve comprare pistole e fucile che è sempre molto  meglio non tenere in casa a scanso di incidenti o , peggio , in caso di impulsi suicidiari.

 

 

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