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Il soggetto racconta un sogno e resta là interdetto.

Penso che sia perplesso perchè non lo capisce ed invece dopo un po’ esclama stupefatto: “Ma tu guarda !. Sto sogno racconta di una mia  vecchia esperienza di quando ero ragazzino ma la racconta al contrario .Ciò che ho vissuto io dice che l’ha vissuto un mio cugino e quello che ha vissuto il mio cugino invece dice che l’ho vissuto io !. “.

Non mi stupisco.

Le esperienze vissute nella realtà attingono per prima la coscienza a specchio e questa funziona come il cristallino della macchina fotografica il quale capovolge sulla pellicola   l’immagine ricevuta dalla realtà sensibile.

Esattamente come fa il cristallino dell’occhio il quale capovolge l’immagine percepita dalla realtà che poi il cervello “raddrizza” per la percezione dell’ego.

La coscienza a specchio funziona nello stesso modo.

Capovolge le esperienze sensoriali percepite dalla realtà sensibile e quelle esperienze così capovolte raggiungono l’inconscio.

Il quale restituisce l’esperienza  (ed il suo significato) nel sogno esattamente come l’ha ricevuta cioè capovolta rispetto alla originaria esperienza reale.

Per cui il soggetto si stupisce che il sogno riferisca quella parte della esperienza da lui vissuta come se fosse stata vissuta dal cugino mentre attribuisce a sè l’esperienza vissuta dal cugino.

 

 

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