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Il 24 agosto  su Liberation c’era un pezzo di Olivier Monod sulla psicoanalisi.

Il dibattito s’infuoca tra coloro che sostengono che la psicoanalisi è  solo una credenza (per intendersi più o meno come quella di coloro che credono alle “scie chimiche” o ai dischi volanti) e coloro che si rifiutano di considerarla una scienza ed infine tra coloro che la considerano alla stessa stregua di un effetto placebo.

Un altro gruppo ha perfino promosso un emendamento all’Assemblèe  Nationale chiedendo l’interdizione delle cure psicoanalitiche nei confronti dei malati di autismo in quanto la psicoanalisi “tenderebbe a colpevolizzare i parenti” dei pazienti.

Quest’ultima accusa è addirittura sorprendente.

Se l’autismo è una forma di devianza psichica severa (e non la conseguenza  di una qualche anomalia genetica) oppure , come sostiene  qualcuno (a proposito di credenze) , essere  causata dai vaccini (!?) quale potrebbe essere la sua genesi ?.

La psiche infantile assume per emulazione la configurazione psichica dell’ambito parentale  infantile e poi sulla base delle terribili limitazioni che tali ambienti (inconsapevolmente, incolpevolmente , loro malgrado , ecc. , ecc.) impongono a quella psiche sviluppa l’adattamento possibile alle condizioni date .

E la patologia mentale , quale che essa sia , è il frutto necessitato di questo adattamento teso alla sopravvivenza possibile del soggetto.

L’autismo potrebbe essere perciò la conseguenza di un  adattamento ad una condizione psichica gravemente compromessa da un ambito parentale che l’ha imposta (ed ancora una volta: inconsapevolmente, incolpevolmente , suo malgrado , ecc.,ecc.).

Anziché indignarsi genitori consapevoli e responsabili (oltre che amorevoli) dovrebbero richiedere un trattamento familiare psicoanalitico allo scopo nobilissimo ed umanissimo di aiutare i loro figli.

E mai come in questo specifico campo la multidisciplinarietà è di enorme aiuto.

Il fatto che la causa ambientale venga così tenacemente respinta dipende , oltre che dalle comprensibilissime resistenze, anche dal fatto che l’autismo si manifesta in tempi molto ravvicinati rispetto alle sue possibili cause ambientali .

Diversamente da altri effetti psichici  e comportamentali che si manifestano invece nell’adulto dopo decenni o parecchi decenni dopo rispetto al tempo dell’imprinting infantile deviato e deviante.

Circa poi le critiche alla psicoanalisi come scienza esse non possono essere portate da   sia pur  genialissimi scienziati che hanno sviluppato formidabili intelligenze razionali ma che ignorano del tutto (e le loro resistenze continueranno a farglielo ignorare) il fatto che esiste geneticamente nell’essere umano un’altra forma di intelligenza  (l’intelligenza intuitiva la quale però va sviluppata)  la quale esiste allo scopo di far integrare alla coscienza i contenuti istintuali dell’inconscio così come veicolati , una notte dopo l’altra, dai sogni.

E grazie a ciò produrre nell’individuo una crescita psichica NORMALE.

Infine che uno psicoanalista , più o meno cosciente di sé, più o meno consapevole, critichi aspetti della psicoanalisi passi ma che la critica giunga da individui (seppur intelligentissimi, seppur coltissimi  e con moltissimi altri issimi)  del tutto inconsci di sè, del tutto inconsapevoli e probabilmente dissociati è decisamente troppo.

 

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