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Tra l’informazione espressa da un singolo gene e la configurazione quantica degli elettroni della sua molecola/e si può ben ipotizzare che esista una corrispondenza.

Varia la configurazione quantica di quegli elettroni e varia l’informazione contenuta nel gene.

Se più molecole intervengono con le loro configurazioni quantiche nella formazione di quella informazione genetica più complesso ed articolato sarà il codice genetico risultante.

Che sarà ben diverso per l’organismo unicellulare o per l’organismo dell’elefante.

E sarà ancora ben diverso per l’organismo umano e per le sue cellule neuronali che debbono esprimere una coscienza e la funzione egotica.

E per quest’ultima funzione il binarismo quadripolo non è sufficiente.

Serve la coscienza quantistica e, ritengo, i microtubuli in ogni cellula dell’organismo presenti.

La quale consente all’ego scelte pressochè illimitate* ed alla coscienza quantistica di regolare al meglio l’omeostasi del sistema individuo.

E grazie a quella coscienza ed ai microtubuli è possibile che l’individuo che abbia integrato la coscienza del Sé, questa coscienza “pensi ed elabori” non solo con il cervello ma anche con tutti i microtubuli del suo organismo**, quanto meno con tutte le informazioni in essi contenuti.

Per carità niente di nuovo.

Molti pensano solo con la pancia ed altri con parti, talora, meno nobili del loro organismo.

Ed il risultato di quel pensiero sarà per forza di cose conseguente.

(*) A meno che l’ego non sia imprigionato nella coscienza dissociata ed allora le sue possibilità di scelta diventano asfittiche o addirittura inesistenti.

Pur conservando l’ego l’illusione del libero arbitrio.

(**) Nella realtà si sta rappresentando simbolicamente quella articolazione possibile e multiforme della coscienza quantistica con dei comportamenti definiti con la sigla “Lgbtqia+” o "Queer".

Comportamenti ferocemente osteggiati dalla cultura razionale, sessuofobica ed omofobica, non tanto per ciò che quei comportamenti sono ma per ciò che essi RAPPRESENTANO.

Come se la multiformità della sessualità possibile potesse inverarsi proprio per potere rappresentare nella realtà sia una ben diversa ed “alta” multiformità dell’essere sia le corrispondenti potenti resistenze*** che a quella evoluzione quantistica della coscienza umana si oppongono.

(***) Per cui il rifugiarsi della ricerca scientifica nella sola razionalità potrebbe benissimo essere considerata una forma di tenacissima resistenza ostativa alla possibile evoluzione quantistica della coscienza umana.

Cioè un atteggiamento assolutamente antiscientifico.

                                            (scritto il 15/1/24)

 

 

 

 

 

 


 

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