Bisogna diffidare sempre delle teorie (forse) “scientifiche” che negano l’evidenza della realtà.

Occorre diffidarne ma nello stesso tempo, dato il loro carattere probabilmente delirante, è necessario comprenderne il senso.

Le filosofie o le ideologie  non vax negano una realtà scientifica evidente.

I vaccini hanno salvato da patologie severe un enorme numero di bambini e bambine.

Quando un farmaco viene utilizzato su un così gran numero di soggetti (e si parla di milioni e milioni in un arco di diverse decine di anni)  non v’è dubbio che in un certo numero di casi per i motivi più svariati possano generarsi, statisticamente,  degli effetti collaterali anche gravi.

Fermo restando che anche la scienza è fallibile e le industrie farmaceutiche non sono dirette da angioletti  il rapporto tra questi ultimi limitati casi ed i vantaggi apportati a decine milioni di bambini e bambine non dovrebbe creare alcun dubbio.

Eppure…

Ciò che viene introdotto nel corpo ha per alcuni certi significati e per altri significati diversi.

Se qualcuno opera un travisamento semantico e “legge” nel virus attenuato , che il vaccino introduce nel corpo , una rappresentazione simbolica del Sé e nel corpo umano una rappresentazione  della coscienza ben si comprende come ciò faccia scattare tutte le resistenze possibili della coscienza dissociata e del complesso di castrazione.

Le resistenze contro il cambiamento si possono manifestare in molti modi diversi.

Alcune per esempio si somatizzano e danno luogo ai sintomi più diversi mentre altre si manifestano nella ideazione.

E la filosofia o ideologia no vax parrebbe essere il frutto proprio di quelle resistenze inconsapevoli generate da un travisamento semantico.

Peraltro come succede di frequente lo stesso simbolo può essere investito da due significati tra di loro opposti e speculari.

Per cui il virus attenuato introdotto con  i vaccini che in quella interpretazione inconsapevole dei no vax  apparirebbe come rappresentazione del Sé negato dalla coscienza dissociata e dal complesso di castrazione in un altro contesto  esso genera una pandemia mondiale determinando,  oltre che morti e severe patologie,  una quantità di restrizioni sociali , comportamentali e sessuali che molto assomigliano a quelle coatte imposte dalla condizione dissociativa e dal complesso di castrazione.

 

 

 

 

 

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