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Quale che sia il componente del proprio Sé non integrato dalla coscienza la coscienza, al fine di sopravvivenza e di adattamento , struttura un corrispondente costrutto sostitutivo che viene definito “protesi del falso sé” .

Contestualmente la libido non investita in quella parte  del Sé non integrata viene proiettata ed investita su due “oggetti” della realtà.

Un “oggetto”  a livello sociale ed un altro “oggetto” a livello personale, intimo o familiare.

L’investimento libidico sugli oggetti reali (e la conseguente proiezione inconscia) si rileva grazie all’affetto con il quale l’individuo attinge questi oggetti.

(In conseguenza del dualismo che è una delle caratteristiche della coscienza lo stesso identico discorso può farsi relativamente all’oggetto reale verso il quale si provi odio anziché affetto).

Quando la componente del proprio Sé viene integrata nella coscienza quegli investimenti libidici cessano istantaneamente la propria funzione e le corrispondenti proiezioni sugli oggetti si dissolvono.

La conseguente perdita dell’oggetto affettivamente attinto può avere conseguenze dolorose.

 

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