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Re Mida stanco delle sue sterminate ricchezze andò a vivere tra i boschi insieme al suo amico il dio Pan ,metà capra e metà uomo, il quale passava le sue giornate a suonare il corno di bassetto.

Strumento dal suono grave e profondo che deliziava , si fa per dire, tutti gli  animali del bosco.

I quali alla fine disperati si allontanarono da Pan finché quel suono non potesse giungere fino a loro.

Re Mida e Pan condividevano quasi tutto ma Re Mida memore del suo rango ogni lunedì incontrava in una radura il suo barbiere.

Come si sa uomo infido e spione che non sapeva tenere un cecio in bocca.

Ogni volta che Mida si sedeva su un tronco questo diventava d'oro. Poco male si dirà ma il problema nasceva quando il barbiere insaponava la faccia di Mida per raderlo.

La schiuma dopo pochi istante diventava d'oro e dal peso si staccava dalla faccia di Mida strappando tutti i peli della sua barba fin dalle radici.

Urla di Re Mida mentre il barbiere spruzzava acqua di colonia sul viso infiammato di Mida e gocce d'oro scivolavano al suolo.

Al che il barbiere spostava con il piede il tutto e lo infilava in una grossa borsa che si era portata per l'occasione.

Dopo un paio di volte di questa dolorosa esperienza Re Mida licenziò il peraltro infido e muffiusu barbiere e non si fece più la barba.

E insieme a Pan vissero felici e contenti come due barboni nel bosco.

 


 

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