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Con Gigi ci incontriamo ogni tanto per parlarci addosso.

Da qualche mese lui ha voglia di raccontarmi i suoi sogni ed io l’ascolto.

Qualcosa ne capisco.

Ne chiacchieriamo insieme per un po’ e poi ciao, ciao ed ognuno per i fatti suoi.

Da qualche settimana noto che qualcosa è cambiato nei suoi sogni e che la coscienza di Gigi  ha ritrovato il suo inconscio e ha cominciato a dialogare con i suoi contenuti.

Una mattina Gigi arriva trafelato e mi dice:

-         Ma come è possibile essere così stupidi !!

-         Cioè ?, rispondo.

-         Dice lui: Io abito da molti anni, lo sai,  in una casa in mezzo ai campi.Una casa circondata da una rete metallica ricoperta da una rete di plastica nera che impedisce da fuori di guardare dentro e da dentro di guardare fuori.

-         Ebbene ?, dico.

-         Stamattina appena sveglio ho preso delle pinze e ho strappato via la rete di plastica nera. Ed all’improvviso immediatamente fuori dalla rete è apparso un panorama di alberi ,di vegetazione , di verde, di grandi estensioni di granoturco.Come cavolo ho fatto per tutti questi anni a non accorgermene e a lasciare che quella dannata rete mi impedisse di vedere tutta quella natura che c’è là fuori ?.

-         (e che c’è là dentro !), aggiungo  tra me e me.

Rimossa la “rete nera di plastica” che impediva alla coscienza di Gigi di vedere il proprio inconscio ed i suoi contenuti istintuali è ovvio che sincronicamente accada lo stesso fuori.

Le cose di dentro muovono le cose di fuori e viceversa.

Non lo dico a Gigi , non capirebbe.

Contento , lui ci paga la colazione e poi ci salutiamo.

 

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