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Il controllo della coscienza sull’individuo è il portato nevrotico della coscienza dissociata.

Il controllo può essere esercitato dalla coscienza sull’individuo, come al solito completamente al di fuori della consapevolezza dell’ego, con una intensità che varia da individuo ad individuo.

Può essere un controllo massimizzato , asfissiante ed occhiuto, che condiziona pesantemente tutte le funzioni vitali dell’individuo a partire dalle funzioni sessuali.

Può condizionare la postura, le contratture muscolari e determinare l’individuo con una quantità praticamente infinite di coazioni a ripetere.

Determina pesantemente ,fino  alla loro completa esclusione dalla sua vita il rapporto tra istinti e coscienza, tra la natura dell’individuo e la sa vita.

Può accadere che sotto la pressione di determinati stimoli la coscienza perda il controllo dell’individuo e sull’individuo facendo liberare in maniera esplosiva la sua rabbia e la sua aggressività con conseguenze di solito drammatiche.

La crescita psichica e la presa di coscienza di sé comporta tra le altre cose la totale liberazione dell’individuo dal controllo, comunque esercitato, a qualunque livello si intensità esercitato,  su di esso dalla sua coscienza.

Alla coscienza viene così restituito il suo ruolo naturale di strumento, di attrezzo, a totale   disposizione dell’ego cosciente per assolvere le sue funzioni primarie individuale dalle sue quattro funzioni.

 

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