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Ad un certo punto del processo di crescita si verifica nella coscienza dell’individuo una sorte di convivenza.

Premesso che le esperienze vissute, soprattutto quelle vissute nell’infanzia, fanno parte della storia e della vita dell’individuo e perciò non cancellabili esse sono ed hanno costruito coscienza.

Il processo di crescita a sua volta ha costruito nella coscienza una coscienza di Sé in espansione grazie al contino afflusso in essa dei significati del Sé veicolati dai sogni.

Entrambi queste due aree di coscienza ,la vecchia e la nuova , convivono nella coscienza dell’individuo ed entrambi hanno effetti induttivi nei comportamenti (intesi nel senso più lato possibile) dell’individuo stesso.

Quelli della vecchia coscienza saranno effetti negativi e non graditi e quelli della nuova coscienza saranno effetti invece “normali”.

A questo punto lo scopo del lavoro è ampliare per quanto possibile la coscienza del Sé  in modo da marginalizzare il più possibile la vecchia coscienza e quindi minimizzarne gli effetti sul comportamento.

 

 

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