. 

E’ possibile che l’amore profondo verso gli altri (siano essi figli, partners , genitori , ecc.) induca nell’individuo comportamenti tali da sollecitare inconsciamente nell’altro l’affioramento della libido alla coscienza.

Nel caso dei bambini la cosa ha una notevole rilevanza in quanto questo affioramento indurrà la loro piccola coscienza a conoscere e riconoscere per la prima volta la libido, una forma di energia psichica che muove e muoverà  nell’individuo una quantità di cose.

Se nell’ambito parentale non c’è amore profondo verso i figli i comportamenti dominanti dell’ambiente , pur restando nell’ambito di rapporti accettabilmente affettivi, non susciteranno l’affioramento della libido nella coscienza infantile per cui la coscienza rimarrà inconscia nei confronti di questo fondamentale motore psichico.

Pare qui opportuno aprire un inciso e richiamare un aneddoto.

Nel corso di una terapia una paziente racconta a C.G. Jung  un suo sogno che Jung però non riesce ad interpretare. Riflettendo su questo sogno egli guarda  fuori dalla finestra del suo studio e nota che uno scarabeo dorato continua a urtare contro il vetro della finestra come se volesse entrare nella stanza.

L’evento suscita in Jung una intuizione che  lo aiuterà a fargli  comprendere il sogno della sua paziente, sogno che riguardava la presa di coscienza da parte della stessa della propria libido.

Interpretando così il significato dell’evento e grazie ad  esso successivamente Jung elaborerà la teoria sui fenomeni di sincronicità.

Chiuso l’inciso che serviva a far capire che l’adulto può essere del tutto inconscio rispetto alla sua stessa libido.

Se ciò accade nei bambini questo può portare il bambino e l’adolescente ad esperire nel seguito ,per esempio, comportamenti di iperattività che lanceranno al mondo due messaggi tra di loro contradditori.

Ad un certo livello quel comportamento reclamerà attenzione e riconoscimento rispetto al bisogno profondo del bambino di crescita e di presa di coscienza della propria libido negata.

Ad un altro livello quel comportamento cercherà invece di indurre al rifiuto di  ogni forma di amore e di affettività in quanto lo stesso potrebbe portare alla coscienza del soggetto qualcosa di sconosciuto, e quindi di temuto,  cioè la libido stessa.

Non avendola riconosciuta nella primissima infanzia, a causa del non-amore , ora la coscienza ne teme l’avvento e induce nel bambino perciò comportamenti irritanti , urticanti e fastidiosi, cioè comportamenti che sollecitano una qualche forma di repressione,  allo scopo di evitare che ciò avvenga.

E’ come se da una parte  quel bambino dicesse al mondo “per favore aiutatemi a  crescere“ mentre la sua coscienza dall’altra parte urlasse “non amatemi , ho il terrore della mia (inconscia e sconosciuta) libido ed il vostro amore ne potrebbe determinare l’affioramento”.

 

 

Torna alla home page    Torna alla pagina indici Settembre 2016