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L’Uroboros (il serpente che si mangia la coda) ha una quantità di interpretazioni note in letteratura.

Rappresenta anche la circolarità della comunicazione che perciò inizia e finisce , dopo un più o meno vasto circuito, nello stesso punto.

Il fallo , organo genitale maschile, di questa circolarità è un esempio simbolico.

Esso rappresenta e definisce il pene, organo sessuale maschile (ed in generale la sessualità)  , ma rappresenta e definisce simbolicamente anche una funzione lontanissima dalla sessualità e cioè la capacità di capire di sé.

Cioè  rappresenta simbolicamente la funzione intuizione che è lo strumento e l’organo psichico che consente di capire spontaneamente i linguaggi simbolici.

In uno dei suoi libri “Ricordi, sogni,riflessioni” C.G. Jung racconta un suo sogno giovanile qui riportato in sintesi:

“Nella sua cantina dominava l’ambiente un gigantesco fallo eretto che aveva un occhio nella sua parte apicale ,occhio che osservava l’ambiente in ogni sua parte”.

Che C. G. Jung avesse una grande capacità di capire di sé e degli altri, di comprendere i propri e gli altrui sogni, di comprendere il significato dei linguaggi simbolici lo ha dimostrato nella sua vita con una imponente produzione letteraria.

E quel sogno proprio questo gli prediceva e cioè l’esistenza nella sua natura psichica  di una enorme capacità intuitiva , di una potente funzione intuizione (ancora inconscia all’epoca del sogno).

 

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